TESTO Chi accoglie colui che manderò accoglie me
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Giovedì della IV settimana di Pasqua (11/05/2006)
Vangelo: Gv 13,16-20
San Giovanni ci ha lasciato una grande testimonianza. Nelle sue opere abbiamo la rivelazione di Dio come amore; amore infinito puro e totale. La lavanda dei piedi è parte di questo grande quadro che ci ha lasciato. È un amore di donazione completa. Dio con la sua Morte e Resurrezione del Figlio nello Spirito ha mostrato in modo sorprendente cosa significhi questo amore. La Seconda Persona della Trinità, il Figlio si è incarnato nel seno purissimo di Maria. È Cristo, Figlio di Dio che si dona a noi in Maria. Il Padre donando, nello Spirito Santo il suo Figlio, lo dona a Maria e a noi. È Cristo che si dona a noi sulla Croce. È la realizzazione dell'amore del Padre che effonde il suo Spirito per nostra salvezza. È donazione completa perché è il Dio Trinitario che si è donato completamente. Non è però una donazione chiusa in sé. La stessa lavanda dei piedi diventa insegnamento, diventa un modello per la Chiesa. La donazione di Cristo è totale perché continua nella sua Chiesa e tramite la Chiesa. La rivelazione del Dio Amore diventa impegno di vita, diventa il modello che i cristiani, come singoli e come Comunità dei fedeli, dovrebbero sempre avere come riferimento per la propria vita. La donazione di Dio continua proprio nella Chiesa, nei Sacramenti, con l'opera dello Spirito Santo. Maria nel cenacolo, in preghiera, con gli Apostoli, nel giorno della Pentecoste è la nostra madre ed il nostro modello di come realizzare in noi la donazione del Padre nel Figlio.