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TESTO Commento su At 13,1-3

Casa di Preghiera San Biagio FMA   Home Page

Mercoledì della IV settimana di Pasqua (05/05/2004)

Brano biblico: At 13,1-3 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

C'erano nella comunità di Antiochia profeti e dottori...Mentre essi stavano celebrando il culto del Signore e digiunando, lo Spirito Santo disse: «Riservate per me Barnaba e Saulo per l'opera alla quale li ho chiamati.

Come vivere questa parola?

E' dalla vivace e fervente comunità cristiana di Antiochia che parte la prima missione affidata a Barnaba e Paolo, diretta alle regioni meridionali della Penisola Anatolica. Interessante il contesto in cui ciò avviene. C'è una comunità che prega e digiuna, cosciente che l'evangelizzazione non è un'impresa umana pianificata a tavolino, ma un'azione dello Spirito che "suscita il volere e l'operare secondo i suoi benevoli disegni" (Cfr. Fil 2,13). Ed è altrettanto bello notare come anche nel congedare i due missionari, la comunità locale li accompagni con la preghiera, il digiuno e l'imposizione delle mani, ultimo gesto benedicente per accomiatarli nel nome del Signore.

Tutto dunque avviene in un'atmosfera di forte tensione spirituale, che certo non s'improvvisa. Anzi, lascia intendere come la comunità si allenasse quotidianamente all'ascolto dello Spirito vivendo sobriamente, in comunione fraterna, attorno al fuoco della Parola pregata, per introdursi adeguatamente nel progetto di Dio, sempre attenta a coglierne i segni, nella perseveranza del cuore risoluto.

Per noi, che oscilliamo sempre tra due atteggiamenti: l'ascolto e la sordità rispetto alla Parola che c'interpella, è salutare oggi più che mai fare una sosta contemplativa per imparare dalla comunità antiochena lo stile più autentico d'essere Chiesa. Invocando luce di Spirito Santo, staniamo in noi quelle sacche di resistenza che c'impediscono di ascoltare la voce del Signore, consapevoli che esse sono lì dove alligna l'opulenza dell'avere e si professa una fede parolaia; lì dove si tessono relazioni sul canovaccio della superficialità e del tornaconto, mentre si respira il vuoto di preghiere senz'anima. Perciò pregherò:

Donami, Signore, d'entrare limpido e puro nel tuo modo semplice d'essere amore, cercando vie sempre nuove di comunione, attingendo luce dalla preghiera incessante e forza spirituale dal sobrio porsi rispetto alle cose.

La voce di un profeta del nostro tempo

La testimonianza viva della Chiesa primitiva che ci raggiunge e viene interiorizzata nella preghiera, ci permette d'essere anche oggi testimoni della risurrezione... E' stato detto che il cristiano del terzo millennio o sarà mistico o non sarà più cristiano. Si possono intendere queste parole come un invito alla preghiera, all'interiorità, alla carità.
Card. Carlo Maria Martini

 

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