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TESTO Commento su Giovanni 12,1-11

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Lunedì della Settimana Santa (10/04/2006)

Vangelo: Gv 12,1-11 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

.Maria, presa una libbra di olio profumato di vero nardo assai prezioso, cosparse i piedi di Gesù e li asciugò coi suoi capelli e tutta la casa si riempì del profumo.

Come vivere questa Parola?

La cena a Betania segna un momento culmine dell'itinerario terreno di Gesù. È il momento di una raccolta intimità che ha sapore dell'estremo commiato. È un momento dove più delle parole contano i gesti. Sì, c'è il servire di Marta, pieno di gentilezza e venerazione. Ma, ancor più, c'è il gesto del tutto inatteso di Maria: quel versare una grande quantità di profumatissimo nardo nell'assoluta noncuranza della sua preziosità. O meglio, nella gioia di poter veicolare anche il valore dell'inaudita preziosità, dentro un gesto d'amore adorante assolutamente gratuito. E, sullo sfondo di questo gesto, a mo' di tenebra che dà risalto alla luce, la meschinità triste dell'argomentare di Giuda: "Perché quest'olio non si è venduto per trecento denari, per poi darli ai poveri?". A parte il fatto (pur notevole!) che l'evangelista nota che non gli importava dei poveri ma dei soldi da prendere dalla cassa comune quanto veniva in essa versato, il gesto splende di una bellezza straordinaria. E del profumo di nardo prezioso versato sui piedi del Signore non a caso è detto che pervade tutta la casa. C'è una bellezza spirituale dentro un certo modo di rapportarsi a Cristo Signore e di vederlo nei fratelli che dà profumo, cioè un senso profondo al nostro esistere in terra, pellegrini dell'Assoluto di un Amore che – appunto! – è Bellezza infinita, oltre che infinita Verità e Bontà.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, visualizzerò la scena di Betania e mi lascerò afferrare dal gesto di Maria, mentre, identificandomi a lei, io stesso sfioro i piedi del mio Signore Gesù. Chiederò allo Spirito Santo di liberarmi dalla fretta e di sostare in quiete contemplativa, dentro la bellezza di quel gesto estremamente femminile ma anche estremamente espressivo dell'amore quand'è una cosa sola con la gratuità contemplativa.

Signore Gesù, il tuo Spirito rapisca me a me stessa, perché, libera da ogni calcolo, io effonda l'anima mia su di Te, in adorante amore, in pura perdita di ogni egoismo.

La voce di un testimone
L'amore è il profumo dello spirito.
Helder Camara

 

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