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TESTO Commento su Is 49,8

Casa di Preghiera San Biagio FMA   Home Page

Mercoledì della IV settimana di Quaresima (05/04/2000)

Brano biblico: Is 49,8 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

Al tempo della misericordia ti ho ascoltato, nel giorno della salvezza ti ho aiutato.

Come vivere questa Parola?

Come vorremmo che Dio ci ascoltasse e, ancor di più, che ci aiutasse!

Fratello mio, sorella mia, questi desideri sono già esauditi: perché questo è il "tempo della misericordia", oggi è il "giorno della salvezza".

La porta è aperta, si tratta solo di attraversarla. Come? Con il pentimento. Esso non consiste tanto nel ripiegare lo sguardo su di sé, sui propri peccati, bensì nell'alzare gli occhi verso di Lui che largamente perdona, "lento all'ira e ricco di grazia", Dio la cui "tenerezza si espande su tutte le creature" (cfr. Salmo del giorno). Nella vicenda del Pellegrino Russo è messa esemplarmente in mostra questa paradossale dinamica del pentimento, via che apre alla vita: proprio ripetendo incessantemente la preghiera "Signore, Figlio di Davide, abbi pietà di me peccatore", egli infatti anziché oscurarsi in volto e abbattersi, scopre la presenza di Gesù nell'intimo del proprio cuore.

Recita l'antifona al Vangelo di oggi (Gv. 11,25-26): "Io sono la risurrezione e la vita, dice il Signore, chi crede in me non morrà in eterno". Questo tempo della nostra vita terrena che scorre via in fretta non è fatto per accumulare ricchezze o (vana) gloria o qualunque altro bene che il tempo stesso prima o poi divorerà, ma per credere in Gesù, per entrare in relazione intima con il nostro Signore: perché Egli, prendendoci così come siamo, già adesso ci doni la resurrezione, ossia la pienezza di vita e di gioia.

Riempirò dunque il mio tempo oggi ripetendo questa preghiera del cuore: "Signore Gesù, abbi pietà di me peccatore", oppure: "Signore Gesù, io credo in Te, aiutami nella mia incredulità", o quel che lo Spirito mi suggerirà.

Da un Padre del Deserto

Sforzati di piacere al Signore attendendolo sempre dentro di te, cercandolo con i tuoi pensieri [...] Quanto più unifichi il tuo cuore per la ricerca di Lui, tanto più Egli è costretto dalla sua compassione e dalla sua bontà a venire a te e a riposare in te.
Pseudo-Macario

 

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