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TESTO Commento su Giovanni 3,14-21

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IV Domenica di Quaresima - Laetare (Anno B) (02/04/2000)

Vangelo: Gv 3,14-21 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 3,14-21

14E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, 15perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.

16Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. 17Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. 18Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.

19E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. 20Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. 21Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

Dalla Parola del giorno

Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio Unigenito, perché chiunque crede in Lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo ma perché il mondo sia salvo per mezzo di Lui.

Come vivere questa Parola?

A Nicodemo, uomo di profondo impegno nella vita culturale e religiosa di quel tempo, Gesù rivela il cuore del Vangelo, il senso della sua venuta al mondo.

Attenzione: in questa breve pericope la parola "mondo" ricorre ben tre volte e qui "mondo" è inteso in senso positivo. E' il mondo degli uomini, il mondo che Dio ha infinitamente a cuore, il mondo che Egli vuole salvare. Per questo Gesù muore in croce. Ecco: la croce è il prezzo della condanna, ma sulla "cloaca" di tutti i peccati che Egli si è addossato.

Per noi, invece, per me, la croce è solo prezzo di riscatto. Per me e per ogni uomo.

Oggi entrerò nel mio cuore per una pausa contemplativa che mi aiuti ad abbracciare in Gesù crocifisso il mondo intero, il mondo di ogni mio fratello.
E farò chiarezza dentro.

Se tu, Signore, hai amato fino a questo punto, posso io arrogarmi il diritto di "giudicare" qualcuno?

Valutare e giudicare certe logiche del mondo è importante, per il mio cammino di verità e libertà.

Invece giudicare l'uomo è peccaminoso. Perché la volontà del Padre è che, in Gesù (con con la mia preghiera e testimonianza), ognuno sia salvo.

La parola di un Antico Padre

Trattieniti dal troppo parlare perché il tuo cuore sia calmo. Fa' tacere il tuo cuore perché lo Spirito ami e parli in esso.
Giovanni di Dalyatha

 

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