TESTO AUTOCONDANNA
padre Ezio Lorenzo Bono Home Page
Mercoledì della Settimana Santa (16/04/2025)
Vangelo: Mt 26,14-25
Mi hanno sempre colpito profondamente le parole di Gesù a proposito di Giuda, che abbiamo appena ascoltato: “Guai a colui dal quale il Figlio dell'uomo viene tradito; sarebbe meglio per quell'uomo se non fosse mai nato!”. Ma come è possibile che Gesù - Lui che ha sempre perdonato tutti, persino i suoi assassini, e che ha insegnato a perdonare fino a settanta volte sette - abbia potuto pronunciare parole così dure? Credo che Gesù non stia lanciando una maledizione contro Giuda, né affermando che non lo avrebbe mai perdonato. Piuttosto, Gesù sta constatando con amarezza la tremenda fine che Giuda stesso si è inflitto. Giuda non solo ha compiuto un gesto gravissimo, tradendo il Figlio di Dio, ma - e forse questo è ancora più tragico - non ha chiesto perdono. Non si è affidato alla misericordia, e così si è auto-condannato per l'eternità.
Forse Gesù, con quelle parole così forti, intendeva riferirsi a tutti coloro che, in maniera consapevole e libera, scelgono di rifiutare Dio, di escluderlo dalla propria vita. Anche loro, come Giuda, si condannano da soli. Allora quel “sarebbe meglio non essere mai nati” assume un senso drammatico ma reale: cosa vale l'esistenza se conduce all'eternità della disperazione, lontano da Dio? Le parole di Gesù, dunque, non sono rivolte semplicemente a chi lo tradisce - altrimenti, poveri noi, saremmo tutti perduti. Sono rivolte a chi, dopo il tradimento, non si pente, non chiede perdono, e si chiude alla salvezza, infliggendosi da sé la pena eterna.
La preghiera che ci salva è quella che ripetiamo ogni volta all'inizio della Messa: Kyrie eleison. Christe eleison. “Signore, pietà. Cristo, pietà”. Se anche Giuda, con cuore contrito, avesse pronunciato questa supplica, forse oggi pregheremmo anche San Giuda Iscariota. E invece, povero Giuda... sì, forse per lui sarebbe davvero stato meglio non essere mai nato.
IMPEGNO QUARESIMALE:
Non lasciare mai che il peccato ti chiuda nel silenzio e nella disperazione, ma impara a chiedere perdono. Alla sera, prima di andare a dormire, recita con sincerità: “Kyrie eleison, Christe eleison”, e affida a Dio ogni tradimento, ogni peccato. Lui non si stanca mai di perdonare, se tu non ti stanchi di chiedere perdono.