VIDEO Giovanni 8,1-11 - Dio non guarda al fallimento, ma alla possibilità di rinascere
don Marco Scandelli don Marco Scandelli
V Domenica di Quaresima (Anno C) (06/04/2025)
Vangelo: Gv 8,1-11

1Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. 2Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. 3Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e 4gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. 5Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». 6Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. 7Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». 8E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. 9Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. 10Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». 11Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».
#2minutiDiVangelo
Commento al Vangelo a cura di don Marco Scandelli
Gv 8,1-11
Oggi riflettiamo su un episodio molto significativo che troviamo nel Vangelo di Giovanni, capitolo 8, versetti 1-11: l'incontro di Gesù con una donna accusata di adulterio, una scena che ci parla profondamente di giudizio, misericordia e perdono.
Nel racconto, Gesù si trova nel Tempio e una folla si raduna attorno a lui. Ad un certo punto, i farisei e gli scribi gli portano una donna che è stata sorpresa in adulterio, e la pongono davanti a Gesù, chiedendogli cosa fare: in base alla Legge di Mosè, infatti, era prevista la lapidazione per chi commetteva questo peccato. La loro domanda non è tanto una richiesta di giudizio, quanto un tentativo di mettere Gesù in una posizione difficile.