TESTO Commento su Luca 11,14-23
Missionari della Via Missionari della Via - Veritas in Caritate
Giovedì della III settimana di Quaresima (27/03/2025)
Vangelo: Lc 11,14-23
Il Vangelo di oggi ci dice che quando un cuore è chiuso alla grazia e abitato dal pregiudizio e dalla condanna, può dire che il bene è male! Gesù non forza, non impone, non manda segni eclatanti come chiedono in tanti, ma guarisce, cura con la compassione dell'amore. Gesù è andato incontro alla diffidenza, alla calunnia che viene dal maligno, che servendosi delle persone è capace di dire che il bene è male e il male è bene! Tutto ciò accade anche oggi, purtroppo anche da parte di uomini di Chiesa. Ma come un giorno mi disse un bravo sacerdote: “vi sono uomini di Chiesa e uomini di Dio!”. Noi vogliamo pregare affinché tutti gli uomini di Chiesa diventino anche uomini di Dio! Noi vogliamo pregare affinché anche il nostro cuore sia libero da pregiudizi, perché anche io, anche tu, siamo capaci di dire cattiverie e maldicenze quando l'altro non è come noi vorremmo, quando l'altro ci toglie visibilità, quando l'altro è più bravo, quando l'altro è amato perché ama sempre e senza esclusione alcuna. Stasera guardiamo il nostro cuore, guardiamo da cosa e da chi è abitato.
Siamo abituati a pensare alle manifestazioni del male come eventi eclatanti che ci spaventano e ci terrorizzano. Nel Vangelo di oggi il male ha solo un sintomo: blocca la comunicazione di quest'uomo, gli impedisce di parlare. Credo che tante volte abbiamo fatto la medesima esperienza, cioè ci siamo sentiti bloccati, incapaci di condividere, di raccontarci, di aprire il cuore. Gesù guarisce quest'uomo ed è un po' come se questo racconto volesse dire a ognuno di noi che anche quando ci troviamo in simili condizioni il Signore può liberarci. Il vero problema è accorgersene e desiderare di tornare ad aprirsi» (don Luigi M. Epicoco).