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TESTO Commento su Luca 6,36-38

Missionari della Via   Missionari della Via - Veritas in Caritate

Lunedì della II settimana di Quaresima (17/03/2025)

Vangelo: Lc 6,36-38 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 6,36-38

36Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.

37Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. 38Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».

«Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso... perdonate e sarete perdonati». Le parole del Vangelo di oggi dovremmo ripetercele prima di ogni nostra confessione col sacerdote. Andiamo a chiedere perdono al Signore, desideriamo essere perdonati e non giudicati per le nostre colpe, abbiamo bisogno di una carezza, di parole di conforto e di incoraggiamento, ma quanto siamo disposti a fare tutto ciò agli altri? È facile essere gentili, disponibili, affettuosi con le persone che ci vogliono bene, ma è meno facile con gli altri. Magari abbiamo subito un torto; ma noi, non abbiamo fatto mai nessun torto? Forse qualcuno pensa proprio di sì, dato che quando va a confessarsi racconta i peccati degli altri, citando di sé solo le proprie presunte buone azioni! Meno male che il Signore ci misura con il suo metro che è quello dell'amore misericordioso, perché se ci misurasse in base alle nostre azioni, non si salverebbe nessuno! Oggi, dunque, guardiamo il nostro cuore, pensiamo a quelle persone con le quali abbiamo difficoltà o litigi in corso e domandiamoci se vogliamo deporre le armi del demonio che divide, e usare le armi spirituali della fede per costruire ponti di riconciliazione e di perdono, perché «solamente chi è forte (nel Signore) è capace di perdonare. Il debole non sa né perdonare né punire» (Gandhi).

I biscotti bruciati

Quando ero piccola, a mia mamma piaceva preparare come cena ciò che solitamente si mangia a colazione. Quella sera, una lunga e dura giornata di lavoro, mia mamma mise davanti a mio padre un piatto di uova, salsiccia e biscotti estremamente bruciati. Io aspettavo in silenzio per vedere se qualcuno se ne fosse accorto! Mio padre prese il suo biscotto, sorrise a mia madre e mi chiede come era andata la mia giornata a scuola. Non ricordo cosa gli ho detto, ma ricordo benissimo di averlo visto spalmare burro e gelatina su quel brutto biscotto bruciato. Mangiò ogni boccone senza scomporsi e senza pronunciare una parola al riguardo! Quando mi sono alzato dal tavolo quella sera, mia madre si scusò con mio padre per aver bruciato i biscotti. E non dimenticherò mai quello che risposte mio padre: “Tesoro, adoro i biscotti bruciati di tanto in tanto.» Più tardi quella sera andai a baciare la buonanotte a papà e gli chiesi se gli piacevano davvero i suoi biscotti bruciati. Mi abbracciò e mi disse: «Tua mamma ha passato una dura giornata di lavoro oggi ed è davvero stanca. E poi un biscotto bruciato non ha mai fatto male a nessuno!»

Quando sono cresciuto, ci ho pensato molte volte. La vita è piena di cose imperfette e persone imperfette. Non sono il migliore in quasi nulla, e dimentico compleanni e anniversari proprio come tutti gli altri. Ma quello che ho imparato nel corso degli anni è che imparare ad accettare i reciproci difetti e scegliere di celebrare le reciproche differenze è una delle chiavi più importanti per creare una relazione sana, in crescita e duratura.

(https://www.qumran2.net/ritagli/)

 

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