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TESTO Commento su Marco 10,17-27

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Lunedì della VIII settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (27/02/2006)

Vangelo: Mc 10,17-27 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

"Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi". Ma egli, rattristatosi per quelle parole, se ne andò afflitto, perché aveva molti beni.

Come vivere questa Parola?

Nel giovane ricco, che sembra un uomo non solo onesto ma abitato da nobili slanci spirituali, non è difficile che ci riconosciamo. Attenzione però! La Parola è come una cartina di tornasole. Ci aiuta a capire che in noi ci sono due livelli: quello del tuo "sé" profondo che è fame e sete di Dio, il bisogno esistenziale più vero; poi c'è il secondo livello della nostra vita esteriorizzata nel bisogno di sicurezze materiali. Si tratta di una vita, oggi, allineata con la congerie di tutti i bisogni fabbricati e indotti da questa società.. Urge fare chiarezza. Tutto è stato creato per noi da un Dio provvido e buono. Ma tutto ci è stato dato perché ce ne serviamo per quel tanto che ci serve per amare Dio e i fratelli. Amare Dio vuol dire riconoscere che qualsiasi ricchezza è dono e vuol dire lodarlo, ringraziarlo per ogni dono. Amare i fratelli vuol dire solidarizzare e condividere, imparare a non essere felici da soli.

Qual è dunque il peccato e l'immediata tristezza che ne deriva? L'attaccamento, la brama di possesso. Non solo a questo punto me ne vado triste e schiavo di quello che credo sia dovuto a me solo, ma sostituisco a Dio l'idolo di ciò a cui sono "attaccato".Bisogna lasciarci giudicare dalla Parola di Dio che dice: "Ogni cupidigia è ido-latria" (Col 3,5) e "L'attaccamento alle ricchezze è la radice di tutti i mali" (1 Tm 6,10). Bisogna assolutamente essere "lucidi". L'attaccamento alle ricchezze, oggi, in cui noi occidentali tendiamo a essere ricchi sempre più ricchi, dentro un dissennato sistema economico, è quel "mammona d'iniquità" che provoca sempre più fame, indigenza e morte in tre quarti della popolazione mondiale. Più esplicita di così la Sacra Scrittura non può essere! Non capire è cecità. Capire è aprire gli occhi del cuore. Da cieco che eri diventi vedente.

Proprio oggi, risulta dunque chiaro, in noi e attorno a noi, che la salvezza è possibile solo se anzitutto preghi, se stai unito con grande fiducia a Dio. "Perché tutto è possibile a Dio", e tutto il bene di cui sei richiesto di fare ti diventa possibile in forza di Lui. È Lui che ti orienta alla via giusta e rende operativa la tua fede nella pratica della carità. Il mio progetto-impegno di oggi dell'uso dei beni con cuore semplice e dunque distaccato e attento a solidarizzare e condividere, mi dà certamente pace e gioia: Parola di Gesù!

Seduto in quiete contemplativa mi abbandonerò fiducioso, e ripeterò: Tu, Gesù, sei l'unico necessario "sei la mia vera ricchezza. Io mi fido di te".

La voce di un un uomo di fede e di azione

Con tutto il denaro del mondo, non si fanno gli uomini, li si degrada; ma con persone che donano se stesse, si fa tutto, compreso il denaro, che allora non è più padrone ma servitore.
Abbé Pierre

 

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