TESTO Commento su Lc 2,48
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Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe (Anno C) (29/12/2024)
Vangelo: Lc 2,48

41I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. 42Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. 43Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. 44Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; 45non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. 46Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. 47E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. 48Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». 49Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». 50Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro.
51Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. 52E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.
Come vivere questa Parola?
Per San Giuseppe e la Madonna era assodato che Gesù stesse nella comitiva (v. 44) e si accorsero dopo un giorno che non c'era. Quante volte ci capita che siamo sicuri che una persona si comporti in un certo modo e poi ci accorgiamo che non ha agito secondo le nostre aspettative. Come reagiamo? Forse con rabbia, forse cominciamo a giudicarlo negativamente e magari pettegoliamo oppure cerchiamo di capirlo ed entrare in sintonia con lui magari chiedendogli le motivazioni? Ciò ci richiama ai brani di San Metto 7,1 (Non giudicate, per non essere giudicati;) e San Luca 6,37 oltre ai continui richiamo di Papa Francesco ad evitare i pettegolezzi. L'entrare in sintonia e accogliere anche la persona che “ci delude” è un percorso che richiede una notevole riduzione del nostro egoismo per dare spazio al vero amore, la preghiera e la grazia ci possono aiutare.
Signore aiutami ad accogliere nel cuore tutte le persone, anche le più diverse da me.
La voce del Papa
“Gesù ti chiede uno sguardo che non si fermi all'esteriorità, ma vada al cuore; uno sguardo non giudicante - finiamo di giudicare gli altri - Gesù ci chiede uno sguardo non giudicante, ma accogliente. Apriamo il nostro cuore per accogliere gli altri. Perché solo l'amore risana la vita, solo l'amore risana la vita... E non giudicare, non giudicare la realtà personale, sociale, degli altri. Dio ama tutti! Non giudicare, lasciate vivere gli altri e cercate di avvicinarvi con amore”.
Papa Francesco - Angelus - Piazza San Pietro - Domenica, 27 giugno 2021
Claudio Del Brocco - claudiodelbrocco@yahoo.it