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TESTO Commento su Giovanni 1,1-18

padre Paul Devreux

II Domenica dopo Natale (05/01/2025)

Vangelo: Gv 1,1-18 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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1In principio era il Verbo,

e il Verbo era presso Dio

e il Verbo era Dio.

2Egli era, in principio, presso Dio:

3tutto è stato fatto per mezzo di lui

e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.

4In lui era la vita

e la vita era la luce degli uomini;

5la luce splende nelle tenebre

e le tenebre non l’hanno vinta.

6Venne un uomo mandato da Dio:

il suo nome era Giovanni.

7Egli venne come testimone

per dare testimonianza alla luce,

perché tutti credessero per mezzo di lui.

8Non era lui la luce,

ma doveva dare testimonianza alla luce.

9Veniva nel mondo la luce vera,

quella che illumina ogni uomo.

10Era nel mondo

e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;

eppure il mondo non lo ha riconosciuto.

11Venne fra i suoi,

e i suoi non lo hanno accolto.

12A quanti però lo hanno accolto

ha dato potere di diventare figli di Dio:

a quelli che credono nel suo nome,

13i quali, non da sangue

né da volere di carne

né da volere di uomo,

ma da Dio sono stati generati.

14E il Verbo si fece carne

e venne ad abitare in mezzo a noi;

e noi abbiamo contemplato la sua gloria,

gloria come del Figlio unigenito

che viene dal Padre,

pieno di grazia e di verità.

15Giovanni gli dà testimonianza e proclama:

«Era di lui che io dissi:

Colui che viene dopo di me

è avanti a me,

perché era prima di me».

16Dalla sua pienezza

noi tutti abbiamo ricevuto:

grazia su grazia.

17Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,

la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.

18Dio, nessuno lo ha mai visto:

il Figlio unigenito, che è Dio

ed è nel seno del Padre,

è lui che lo ha rivelato.

Oggi leggiamo il bellissimo prologo di Giovanni. Faccio notare, per facilitarne la lettura, che non bisogno fare confusione tra Giovanni evangelista, che scrive, e Giovanni Battista, che Giovanni tira in ballo ben due volte nel suo prologo, a sostegno della sua tesi.

In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Il Verbo è la parola di Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. Pensiamo al racconto della creazione. La Parola di Dio, che è il Verbo, dice: “Sia la luce!”. E la luce fu. E così continua per tutto il racconto della creazione, per dirci non solo che Dio è creatore, ma soprattutto che quello che dice, lo fa, perché è in grado di farlo.

In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l'hanno vinta. Primo discreto tentativo di affermare che questa vita e questa luce è Gesù.

Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui.

Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. Qui l'evangelista tira in ballo Giovanni Battista per ribadire che non era lui il messia atteso, ma che lui stesso aveva visto in Gesù la luce attesa. Fatto importante visto la sua autorevolezza.

Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; Giovanni insiste sul fatto che Gesù, vera luce, preesisteva al mondo stesso e quindi è Dio.

eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. È sempre più chiaro che sta parlando di Gesù, il crocifisso.

A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: Ecco la Buona Notizia, il Vangelo. Siamo figli di Dio.

a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. Tutti siamo figli di Dio, ma il fatto di credere in lui e nella sua proposta di uomo umano e autentica, esercitandoci nella carità, consente a Dio di generarci sempre di più come autentici figli suoi.

E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità. Qui cade ogni ambiguità. Il discorso scandaloso diventa chiarissimo, inequivocabile. Giovanni l'evangelista afferma che il Verbo, che prima ha spiegato essere Dio creatore, in Gesù, si è fatto uomo! E siccome sa di averla detta molto grossa, ritira in ballo subito, per la sua credibilità, Giovanni Battista. Ascoltiamolo.

Giovanni gli dà testimonianza e proclama: «Era di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me». Quindi anche Giovanni Battista dice che esisteva prima di lui e che è più importante di lui.

Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, Vale a dire le tavole della legge.

la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Verità su Dio che Gesù presenta come un Padre che ama tutte le sue creature, buone o cattive che siano, perché innanzi tutto sono sue creature. E poi conclude spiegando la ragione e l'importanza di questa venuta di Dio tra noi:

Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre,

è lui che lo ha rivelato. Per questo, se Dio è un argomento che ci interessa, lo ringraziamo di questa scelta, lo contempliamolo e ascoltiamo ciò che ha da dirci.
Buon cammino.

 

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