TESTO Buon Natale da cristiani!
don Roberto Rossi Parrocchia Regina Pacis
Natale del Signore - Messa del Giorno (25/12/2024)
Vangelo: Gv 1,1-18

1In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
2Egli era, in principio, presso Dio:
3tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
4In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
5la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta.
6Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
7Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
8Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
9Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
10Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
11Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
12A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
13i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
14E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
15Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
«Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
è avanti a me,
perché era prima di me».
16Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
17Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
18Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.
Il Natale non è una festa infantile, non è un'occasione di buoni sentimenti, quasi a coprire una realtà ben concreta, a volte dura, come la situazione personale, familiare, mondiale per le tragedie e le preoccupazioni nella vita dell'umanità.
Il Natale è una cosa grande, seria, forte, perché ha coinvolto e coinvolge Dio stesso, l'infinito, l'eterno, l'onnipotente, il Padre di tutti. Perché coinvolge la vita dell'umanità di ogni tempo e di ogni luogo e la vita di ciascuno di noi. Con il mistero della vita, della nascita, della morte, dell'eternità, con il mistero e la grandezza di Dio e dell'uomo, non si gioca. Si diventa attenti, riflessivi, responsabili per il bene di tutti e quindi per il nostro vero bene.
Se restiamo fermi solo alle luci, alle luminarie, ai giochi più o meno originali, al consumismo che ci riempie la vita di cose, di illusioni e rischia di renderci vuoti come uomini e donne, è ben poca cosa. Soprattutto come cristiani. Tanti lo fanno e poi in gennaio...?
Il Natale è la celebrazione di Cristo, Dio che si è fatto uomo per gli uomini. Il Natale si celebra alla luce della Pasqua, dell'amore infinito di Cristo. Dio ci ha espresso il suo amore infinito nella passione e la sua potenza di Salvatore nella risurrezione. Cristo Gesù è il vivente nella gloria dei cieli e cammina con noi, nella storia del mondo. Allora ci rifacciamo a lui, alla sua nascita sulla terra, alla sua vita, alle sue parole, ai suoi insegnamenti, ai suoi gesti e miracoli di tenerezza e di misericordia, alla sua opera con la quale ha salvato e salva la vita di tutti e di ciascuno su questa terra e per l'eternità beata. Il Signore ci vuole felici, salvati; ci dà la forza di vivere una vita nuova, di amore e di pace su questa terra; di vivere una pienezza di esistenza, che non riusciamo neanche minimamente a immaginare, nella eternità di Dio.
Noi siamo battezzati, siamo cristiani, discepoli di Cristo: tutto questo è una grazia, una fortuna, un vero tesoro nella nostra vita. La nostra fede, la religione cristiana, la preghiera, la messa, la vita costruita sull'esempio e l'insegnamento di Gesù Cristo...è una cosa veramente grande, unica. E sentire tutto questo non come un peso, un obbligo, una serietà, una tristezza...ma come la gioia vera, che già tante volte abbiamo sperimentato e che sappiamo esistere. “Io sono venuto perché abbiate la gioia e l'abbiate in abbondanza”, dice Gesù.
Noi siamo cristiani, testimoni e portatori di Cristo nel nostro mondo di oggi. Come portare avanti questa missione, questa grazia, questa responsabilità?
Come accostare e come aiutare tante persone a conoscere Gesù Cristo, a credere in Dio, a credere veramente nell'uomo, nella dignità di ogni uomo che è sulla terra?
Credere: Biffi: È stato giustamente notato come il mondo che ha smarrito la fede non è che poi non creda più a niente, al contrario è indotto a credere a tutto: crede agli oroscopi e perciò non mancano mai nelle pagine dei giornali e delle riviste, crede ai riti scaramantici, alla pubblicità alle creme di bellezza Crede all'esistenza degli extraterrestri, alla new age, alla metempsicosi, crede alle promesse elettorali e ai programmi sociali...
Credere: sentire e sperimentare la presenza del Signore e la nostra vera vita in Lui.
Abbiamo così la possibilità di vivere la bontà, l'amore, la forza della vita, di costruire la pace.
È bello quando ci troviamo insieme, tutti noi cristiani, alla preghiera, alla celebrazione dell'eucarestia domenicale, alle feste della fede. È la vita della Chiesa, è la nostra vita, è il nostro grande aiuto, in Cristo, alla vita della società, alla pace dell'umanità. Fratelli, sorelle, amici, vogliamo essere dei veri cristiani, con gioia, con fervore, con amore alle persone e quindi a Dio stesso, che ci ama di amore infinito, Lui che è l'Emmanuele, il Dio con noi, il Salvatore.
Ci apriamo alla grazia e alla speranza del Giubileo...
Buon Natale da cristiani!