TESTO Commento su Lc 1,26-38
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Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria (08/12/2024)
Vangelo: Lc 3,10-18

In quel tempo, 26l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, 27a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. 28Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
29A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. 30L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. 31Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. 32Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre 33e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
34Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». 35Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. 36Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: 37nulla è impossibile a Dio». 38Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.
Come vivere questa Parola?
Il saluto dell'angelo invita alla gioia, segno che sono giunti i tempi messianici, il tempo che la promessa di Dio si realizzi. L'angelo dà a Maria un nuovo nome, quello di «piena di grazia»: Dio è sempre con lei. Maria è oggetto di una grazia speciale da parte di Dio. La grazia è la maternità.
La risposta dell'angelo all'interrogativo di Maria su come questa maternità si sarebbe realizzata, chiarisce la straordinarietà della generazione: l'intervento dello Spirito Santo. Maria è come la «Tenda del convegno»: su di essa scende la nube della presenza di Dio, e custodisce l'arca dell'alleanza, presenza di Dio tra gli uomini. Per questo il figlio sarà santo, perché le sue origini sono radicate in Dio stesso. Nella sua risposta, Maria si definisce «serva del Signore», affermando la sua sottomissione a Dio e l'accoglienza della Sua volontà.
Questo è il tempo in cui anche noi siamo chiamati ad incontrare il Signore, che si rende presente nella nostra vita attraverso la sua Parola. È lui che compie il primo passo, che si avvicina a noi, aspettando la nostra risposta. Anche se pensiamo che la nostra vita non conti nulla, che sia poco rilevante, per Dio ha importanza, anche se non siamo santi e perfetti ma peccatori.
Per Dio, come Maria, noi siamo «vergini». Perché per lui conta la condizione del cuore. Noi siamo preziosi ai suoi occhi. Nessuno ci conosce più in profondità di Dio. La parola di Dio ci sorprende, la grazia di Dio ci riempie, il suo amore ci purifica, la sua vicinanza ci guarisce. Lo Spirito Santo genera nel nostro cuore Gesù, che viene ad abitarci. Non dobbiamo preoccuparci del come, perché tutto sarà opera sua. Noi dobbiamo solo accogliere questo dono straordinario, anche se pensiamo di essere «sterili». Abbandoniamoci tra le mani di Dio, perché Lui ci trasformi in uno strumento del suo amore, portatori di Cristo per tutti quelli che lo cercano.
Signore, insegnaci ad abbandonarci con fiducia a te, a consegnarci a te completamente, come Maria, senza attendere di avere tutto chiaro. Donaci di rispondere Eccomi a quell'Eccomi che tu per primo dici a noi da sempre e per sempre. Amen.
La voce di Papa Francesco
“Maria è uno dei mezzi di cui lo Spirito Santo si serve per portarci a Gesù. Questo ruolo di Maria, si esprime in particolare nel suo "sì, fiat". Con quelle parole, Maria si offre a Dio come una pagina bianca su cui Egli può scrivere ciò che vuole. Maria, quindi, in qualche modo è un modello per ogni essere umano, perché «ci suggerisce due sole parole che tutti, anche i più semplici, possono pronunciare in ogni occasione: “Eccomi” e “fiat”. Impariamo da lei a essere docili alle ispirazioni dello Spirito, soprattutto quando Egli ci suggerisce di “alzarci in fretta” e andare ad aiutare qualcuno che ha bisogno di noi, come fece lei subito dopo che l'angelo la lasciò”.
Udienza generale di mercoledì 13 novembre 2024
Sr. Gisella Serra - Gisel.serra@gmail.com