TESTO Commento su Marco 12,38-44
don Giampaolo Centofanti Commento al Vangelo
XXXII Domenica del Tempo Ordinario (Anno B) (10/11/2024)
Vangelo: Mc 12,38-44
38Diceva loro nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, 39avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. 40Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa».
41Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. 42Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo. 43Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. 44Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».
Don Giampaolo Centofanti (Giampaolo Centofanti blog). La prima cosa è l'amore meraviglioso, senza condizioni, di Dio. Si può non fare nulla perché Dio ci ama e ci salva. È proprio questo amore che la grazia mi può donare di intuire che mi porta a fidarmi di Dio e a cercare di accoglierlo, gradualmente, nella mia vita perché sempre più credo che così troverò sempre nuova vita. Dunque tutto nella libertà perché l'amore autentico è solo quello libero.