TESTO Commento su Lc 17,1-6
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Lunedì della XXXII settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (11/11/2024)
Vangelo: Lc 17,1-6
Come vivere questa Parola?
Il brano di Vangelo di oggi ci offre tre detti di Gesù: lo scandalo, il peccato del fratello e la fede. Essi sono collegati nel loro fondo dal tema della fede che si fa rispetto e amore per i più deboli e piccoli. Di fronte alle richieste di Gesù gli apostoli tentennano e temono di non farcela e allora rispondono: “Signore, accresci in noi la fede!”
Ma la fede non è solo dono di Dio: la fede è la risposta ai doni di Dio, al suo amore misericordioso.
Gesù, per far comprendere la potenza della “fede”, usa un'immagine potente, quella del granello di senape, il più piccolo tra i semi.
Avete mai visto un granello di senape? Con la sproporzione evidenziata dalla sua piccolezza è come se Gesù ci dicesse: ne basta poca di fede, anzi pochissima per permettere a Dio di compiere miracoli, soprattutto il miracolo dell'amore fraterno. Tutti noi abbiamo incontrato nella vita persone “di fede” capaci di un amore forte, totale e generativo: genitori, giovani volontari, religiosi, missionari. La fede nasce dalla certezza del Suo amore per noi, in noi. Colmati dal suo amore siamo saldi nella speranza. Come dice San Paolo: “Giustificati per fede,... saldi nella speranza... perché l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori” (cfr Rm 5, 1-5)
Oggi, come gli apostoli, ripeterò più volte: Signore, accresci la mia fede!
La voce di una Santa
Frutto del silenzio è la preghiera.
Frutto della preghiera è la fede.
Frutto della fede è l'amore.
Frutto dell'amore è il servire.
(Madre Teresa di Calcutta
Sr. Vilma Colombo - info@sanbiagio.org