TESTO Commento su 1Re 17,10-16; Mc 12,38-44
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XXXII Domenica del Tempo Ordinario (Anno B) (10/11/2024)
Vangelo: 1Re 17,10-16; Mc 12,38-44
38Diceva loro nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, 39avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. 40Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa».
41Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. 42Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo. 43Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. 44Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».
Come vivere questa Parola?
La liturgia di oggi ci propone la figura di due donne: la vedova di Serepta di Sidone e la vedova che getta le monete al Tempio. Due donne con stesse caratteristiche: vedove, povere, umili. Due donne che hanno dato tutto perché accomunate da una caratteristica fondamentale: la totale fiducia nella Provvidenza di Dio, totale fiducia nell'Amore fedele di Dio.
“Il Signore rimane fedele per sempre” così recita il Salmo di oggi. Il Signore vede le profondità del nostro cuore e gradisce il “poco” donato con fede. Entrambe le donne sono modello di vita cristiana: donano tutto ciò che hanno - o meglio - donano tutto ciò che sono con la fede di chi si abbandona alla Misericordia di Dio.
È la Beatitudine di coloro che Gesù chiama poveri in spirito, coloro che hanno capito che tutto è Grazia, tutto è dono: per questo ringraziano, benedicono, lodano e donano tutto, perché Dio pensa a loro.
Signore Gesù insegnami a donare senza calcoli o ritenute. Donami il coraggio e la forza del Tutto-Sempre.
La voce di una Santa
Non dimenticherò mai il giorno in cui, camminando per una strada di Londra, vidi un uomo seduto, che sembrava terribilmente solo. Andai verso di lui, gli presi la mano e la strinsi. Lui allora esclamò: “dopo tanto tempo, sento finalmente il calore di una mano umana”. Il suo viso s'illuminò. Sentiva che c'era qualcuno che teneva a lui. Capii che un'azione così piccola poteva dare tanta gioia. Non accontentiamoci di dare solo del denaro. Il denaro non è sufficiente. Vorrei che ci fossero più persone ad offrire le loro mani per servire ed i loro cuori per amare.
Madre Teresa di Calcutta
Sr. Vilma Colombo - info@sanbiagio.org