TESTO Commento su Luca 13,22-30
don Giampaolo Centofanti Commento al Vangelo
Mercoledì della XXX settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (30/10/2024)
Vangelo: Lc 13,22-30
22Passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. 23Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Disse loro: 24«Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. 25Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. 26Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. 27Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. 28Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori. 29Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. 30Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».
Don Giampaolo Centofanti (Giampaolo Centofanti blog). La misericordia di Dio è senza limiti. Qui Gesù si riferisce al cammino sulla terra. Quando andremo in cielo se avremo accolto la misericordia Divina sarà Dio stesso ad aiutarci ad aprire il cuore per entrare nella vita del paradiso. Potrà farlo perché avremo fatto la scelta definitiva per la sua misericordia. Ma qui la nostra scelta ancora non è del tutto definitiva e quindi lui può darci sempre più vita se cerchiamo di accogliere la grazia che ci dona. In tal ce la può donare sempre di più perché vede che la vogliamo. Dunque non rischia di farci un dono che poi ci opprime perché non vogliamo accoglierlo.