TESTO SANTI TRASGRESSORI
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Tutti i Santi (01/11/2024)
Vangelo: Mt 5,1-12
In quel tempo, 1vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. 2Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
3«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
4Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
5Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
6Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
7Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
8Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
9Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
10Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
11Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. 12Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi».
I.
Quest'estate è uscita su Netflix l'ottava stagione di ELITE, la serie spagnola amatissima dai giovani. Anche se tutta la serie ha voluto essere all'insegna della trasgressione più sfrenata, quei giovani studenti, più che dei ribelli appaiono come persone così fragili e e perse, bisognose di aiuto per poter ritrovarsi. Sono i giovani del nostro tempo, figli della nostra società così complessa e confusa.
Tempo fa leggevo a proposito del processo di beatificazione di un giovane contemporaneo, che i "postulatori" o i "promotori della fede", storicamente noti come "avvocati del diavolo", hanno setacciato tutta la sua vita incluso il suo computer e non trovando nulla di compromettente è stato “approvato” per la beatificazione. Nelle agiografie (le storie dei santi) del passato leggiamo che vari santi fin da piccini erano già dei "santini", che andavano sempre a messa, facevano sempre le loro preghiere e fioretti e non si sono mai macchiati di nulla di male. Erano già santi prima ancora di nascere.
Ma io mi chiedo, come proporre ai giovani d'oggi la santità se indichiamo come modelli solo santi che hanno vissuto un'adolescenza e giovinezza impeccabile? Allora automaticamente tutti i giovani tipo “elite” e cioè tutti i giovani figli del nostro tempo così confuso, sarebbero già automaticamente esclusi dalla santità. La santità non dev'essere mostrata come qualcosa che ci deve essere stata da sempre, fin da piccini, ma qualcosa da conquistare giorno dopo giorno, con enorme fatica.
II.
Nella Solennità di tutti i santi che celebriamo oggi, Gesù ci da la ricetta della santità. Non si tratta di regole che dobbiamo aver osservato da sempre, ma qualcosa che dobbiamo raggiungere gradualmente.
"Sii povero in spirito", e quindi se finora sei stato egoista, con il tuo cuore attaccato alle cose, comincia a staccartene piano piano;
"Sii mite", e quindi se hai un carattere arrogante e aggressivo, comincia ad essere più mansueto e gentile con gli altri:
"Sii giusto" e se hai commesso ingiustizie smettila di essere amico dell'inganno e della corruzione;
"Sii misericordioso" e se hai maltrattato gli altri non essere più violento e vendicativo;
"Sii puro di cuore" e se ti sei macchiato di impurità, purifica la tua mente e il tuo cuore e non covare più la malizia dentro di te;
"Sii pacifico" e se in passato hai lottato contro gli altri e hai un carattere rissoso, sii più paziente e riconciliati con tutti.
Penso che Gesù non esiga che noi siamo stati santi e immacolati fin da piccoli, ma che diventiano santi, nonostante ci siamo macchiati di molti mali in passato.
III.
In conclusione.
Paradossalmente saremo più santi nella misura in cui le nostre tentazioni sono più grandi. Più forti saranno le tentazioni, più dura sarà la nostra lotta per vincerle, e quindi più grande sarà la nostra ricompensa. Che merito ha uno che è santo e non ha mai avuto nessuna tentazione? Sarebbe come una donna che non è mai stata voluta da nessuno come fidanzata o sposa o amante, e si vantasse della sua verginità. O come un muto che si vanta di non aver mai detto una parolaccia o un cieco che si vanta di non aver mai guardato cose sconcie. Che merito ne hanno? Anche volendo non avrebbero potuto peccare. Dunque ben vengano le tentazioni se ci rendono più forti, l'importante è lottare contro di esse e chiedere ogni giorno nella nostra preghiera al Padre nostro: “Non abbandonarci alla tentazione ma liberaci dal male”.
Quindi ai nostri giovani "stile Elite" e agli uomini del nostro tempo, non indichiamo come modelli i santi che non hanno mai commesso un peccato nella loro vita, altrimenti si scoragerebbero e rinunciano alla santità come una "mission impossible" per loro. Proponiamo invece quei santi che nella loro gioventù ne hanno combinate di tutti i colori e poi hanno cominciato un cammino di conversione e sono diventati grandi santi, come per esempio San Paolo di Tarso, Sant'Agostino, San Francesco di Assisi, Santa Maria Egizìaca, Sant'Ignazio di Loyola, etc. Se loro ce l'hanno fatta, nonostante le loro trasgressioni, allora possiamo ben sperare che possiamo farcela anche noi.
Buon cammino di santità a tutti.