TESTO Commento su Giovanni 6,37-40
Missionari della Via Missionari della Via - Veritas in Caritate
Commemorazione di Tutti i Fedeli Defunti (Messa I) (02/11/2024)
Vangelo: Gv 6,37-40
«37Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, 38perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. 39E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. 40Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».
Gesù continua a proclamare che ha una volontà di bene profondo per l'umanità. Sì, la volontà di Dio non sono i guai che ci capitano né i freddi doveri che ci opprimono; No, la sua volontà è il meglio per noi, è la nostra Beatitudine! Abbiamo bisogno che lo Spirito Santo ci convinca che Dio è nostro Padre, che vuole il nostro bene, che desidera con tutto se stesso la nostra felicità. Solo questa consapevolezza ci trasforma da schiavi (che fanno le cose per obbligo) a figli (che le fanno per amore). Per convincerci di quest'amore, Gesù rivela di non essere venuto a scacciare nessuno, che ha a cuore chiunque si sia smarrito e non vuole che nessuno si perda. Anche noi, oggi, preghiamo per quel fratello così lontano o altezzoso che sicuramente, con la sua ribellione, inconsapevolmente, cerca quell'amore che solo Dio può donare. Non comportiamoci da disfattisti verso le persone smarrite o nel peccato, ma piuttosto preghiamo perché la volontà di Dio si compia e nessuno vada perduto. E, sapendoci amati, chiediamo la grazia di saper esercitare la virtù della misericordia, che nel suo significato in ebraico ha a che fare con le viscere materne, con l'amore di una madre accogliente. Essa ci richiama all'accoglienza che noi dobbiamo offrire a ogni persona, perché tutti possano sentirsi "a casa" presso di noi. Facciamo nostro, un po' come proposito del giorno, le bellissime parole di santa Madre Teresa: «Non permettere mai che qualcuno venga a te e vada via senza essere migliore e più contento. Sii l'espressione della bontà di Dio. Bontà sul tuo volto e nei tuoi occhi, bontà nel tuo sorriso e nel tuo saluto. Ai bambini, ai poveri e a tutti coloro che soffrono nella carne e nello spirito offri sempre un sorriso gioioso. Da' loro non solo le tue cure ma anche il tuo cuore»
«Prego per voi, perché possiate conservare nei vostri cuori la gioia di amare Dio, la gioia dell'amore e della bontà, e di condividere questa gioia con tutti quelli con i quali vi trovate, con le persone che lavorano al vostro fianco, davanti a tutti i membri della vostra stessa famiglia. Quello che importa non è la quantità del dono, bensì l'intensità dell'amore con cui lo diamo. C'è qualcosa in più di cui vi posso parlare: della mia esperienza con i Poveri più poveri. Devo ancora trovare la prima donna Povera disposta ad abortire. Senza dubbio darà alla luce suo figlio. È possibile che abbandoni la sua creatura sulla strada, ma non sarà lei a eliminare suo figlio. È un qualcosa che dobbiamo imparare dai Poveri: la grandezza del loro amore per il figlio. Preghiamo. Chiediamo a nostro Signore che non si allontani dal nostro fianco nel momento della tentazione. Perché allo stesso modo in cui fu tentato Gesù, il diavolo tenterà anche noi. Non dobbiamo aver paura, perché Dio è amore. Se Dio ci ama, dal momento che lui è Padre amoroso, non smetterà di aiutarci. Quando ci rendiamo conto di aver commesso un errore, andiamo da lui e diciamogli: «Dio mio, mi spiace! Sono pentito!» (Madre Teresa).