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TESTO Siamo creati per amare

don Roberto Seregni   Home Page

XXVII Domenica del Tempo Ordinario (Anno B) (06/10/2024)

Vangelo: Mc 10,2-16 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mc 10,2-16

2Alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, gli domandavano se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. 3Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». 4Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla». 5Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. 6Ma dall’inizio della creazione li fece maschio e femmina; 7per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie 8e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. 9Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto». 10A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. 11E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; 12e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio».

13Gli presentavano dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. 14Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. 15In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso». 16E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro.

La domanda dei farisei è maliziosa: a loro non interessa nulla l'opinione di Gesù sul tema del divorzio, la loro unica intenzione è incasellare il maestro. Il loro obbiettivo, infatti, è obbligarlo a schiararsi a favore dei conservatori o dei progressisti. Vogliano mostrare alla folla che Gesù è uno come gli altri, che non ha nulla di speciale, che anche lui, alla fine, deve schierarsi a destra o a sinistra.

Ma il maestro, come sempre, sposta il problema e spiazza i farisei proponendo una prospettiva nuova.

È vero: Mosè permise di scrivere l'atto di ripudio e di rimandare la moglie, ma lo fece - passatemi l'espressione - per limitare i danni. Gesù ci invita a contemplare la scintilla iniziale del progetto creativo del Padre, quell'eccedenza appassionata d'amore che sta all'origine della creazione. L'alleanza matrimoniale, che troviamo nelle prime pagine della Genesi, non rappresenta una nostalgica memoria del passato, ma una profezia feconda per l'oggi. Non si narra di qualcosa che abbiamo definitivamente perso, ma di quello che possiamo vivere e sperimentare nel presente. Nella Genesi, infatti, non si parla delle nostre origini, ma della nostra originalità: siamo creati per amare con lo stesso amore del Padre.

Gesù ci ricorda che Dio consegna alla coppia il compito di trascrivere nel mondo il Suo amore fedele, fecondo e appassionato. Questa è la vocazione del matrimonio cristiano, il luogo storico e concretissimo dove si incarna e prende forma l'amore sempre nuovo e trasformante del Padre.

Buona domenica
don Roberto

 

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