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TESTO Commento su Gb 19,23-27b

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Giovedì della XXVI settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (03/10/2024)

Brano biblico: Gb 19,21-27 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

«Oh, se le mie parole si scrivessero,
se si fissassero in un libro,
fossero impresse con stilo di ferro e con piombo,
per sempre s'incidessero sulla roccia!
Io so che il mio redentore è vivo
e che, ultimo, si ergerà sulla polvere!
Dopo che questa mia pelle sarà strappata via,
senza la mia carne, vedrò Dio.
Io lo vedrò, io stesso,
i miei occhi lo contempleranno e non un altro».
Gb 19,23-27b

Come vivere questa Parola?
Sicuramente abbiamo sentito questo detto: “La pazienza di Giobbe”, è un detto popolare per indicare che ci vuole tanta pazienza per affrontare qualcosa, per aspettare qualcosa; indica anche la pazienza nella prova, nel dolore, la pazienza nel vedere i resultati. Ecco, questo personaggio della Bibbia ha tante cose da dirci. Giobbe riesce a esprimere una forte certezza, affermazione, convinzione con tanta chiarezza. Quale? Da dove le vengono queste parole? certamente non dagli amici, o della moglie, ma mosso dallo Spirito, dalla sua fede grande e forte nel Signore. Lui afferma: “Io so che il mio redentore è vivo... Dopo che questa mia pelle sarà strappata via, senza la mia carne, vedrò Dio. Io lo vedrò, io stesso, i miei occhi lo contempleranno e non un altro”.
Arrivare a questa certezza nella fede non è così scontato, soprattutto dopo le vicende tragiche accadute a lui e alla sua famiglia. Gli avvenimenti della vita potevano essere motivo per perdere la fede; in lui diventano motivo per crescere nella fede, per lasciarsi guidare dallo Spirito. Giobbe riesce perfino a percepire la realtà di Cristo Risorto che ancora doveva avvenire.

Signore Gesù, rimango in silenzio contemplando questo personaggio: Giobbe. Consapevole della mia fragilità ti chiedo la grazia di poter avere la chiarezza di una fede forte nei momenti in cui mi risulta difficile credere; ti chiedo il dono della fede per me, per le persone care, per tutta l'umanità. La nostra fede sia viva in te Cristo vivo morto e Risorto.

La voce di un santo Papa
“Non consultarti con le tue paure, ma con le tue speranze e i tuoi sogni. Non pensate alle vostre frustrazioni, ma al vostro potenziale irrealizzato. Non preoccupatevi per ciò che avete provato e fallito, ma di ciò che vi è ancora possibile fare.
Papa Giovanni XXIII

Sr Mónica Angulo FMA - cetra.moni@gmail.com

 

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