TESTO Commento su Luca 5,1-11
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Giovedì della XXII settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (05/09/2024)
Vangelo: Lc 5,1-11
Pietro, all'invito di Gesù di prendere il largo e gettare le reti, risponde con un mix di delusione (viste le reti vuote dopo una giornata di pesca), di sorpresa ma anche di abbandono fiducioso: «Signore sulla tua Parola getterò le reti». Il risultato di questo atto di fede? Pescarono una quantità enorme di pesci! Questi versetti evangelici ci dovrebbero portare ad una profonda riflessione. Quante volte facciamo tante cose ma poi, alla fine, portiamo poco frutto! Ci studiamo le cose più disparate da fare, seguiamo i nostri desideri, le cose che ci piacciono ma senza domandarci: “è questo ciò che il Signore vuole da me?”. Conosco tanti giovani delusi, senza più speranze, che hanno visto fallire i loro progetti col risultato finale di essere arrabbiati con Dio, con la vita, con gli altri.
Non sarebbe magari il caso, prima di assumere il ruolo di vittima sfortunata, di chiedere al Signore qual è la sua volontà su di noi? Un beato diceva: «fate bene il bene!». Nella vita ci sono tante cose belle e buone da fare ma occorre anche chiedersi: questo bene è il mio bene? Cioè, è questo che Dio mi chiede di fare? Quanto è difficile far morire il nostro io, quanto è difficile rinunciare ai nostri progetti per far spazio al progetto di Dio! Ma Lui non si stanca di provarci e riprovarci con noi e dice: “Prendi il largo”; lascia, cioè, le tue sicurezze, la tua zona confort, la tua “divano-felicità”, che alla fine da rifugio diventa una gabbia. Il Signore ci chiede di fidarci di Lui; e noi, siamo disposti a dirgli di sì?
«La fede in Gesù conduce a una speranza che va oltre, a una certezza fondata non soltanto sulle nostre qualità e abilità, ma sulla Parola di Dio, sull'invito che viene da Lui. Senza fare troppi calcoli umani e non preoccuparsi di verificare se la realtà che vi circonda coincide con le vostre sicurezze. Prendete il largo, uscite da voi stessi; uscire dal nostro piccolo mondo e aprirci a Dio, per aprirci sempre più anche ai fratelli. Aprirci a Dio ci apre agli altri! Aprirsi a Dio e aprirsi agli altri. Fare qualche passo oltre noi stessi, piccoli passi, ma fateli. Piccoli passi, uscendo da voi stessi verso Dio e verso gli altri, aprendo il cuore alla fraternità, all'amicizia, alla solidarietà» (Papa Francesco).