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TESTO Commento su Luca 4,31-37

Missionari della Via   Missionari della Via - Veritas in Caritate

Martedì della XXII settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (03/09/2024)

Vangelo: Lc 4,31-37 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Sta scritto che «Gesù insegnava con autorità». Cioè non era come certi sacerdoti, scribi e farisei che davano, a seconda delle circostanze, tante vuote interpretazioni alla Parola. Gesù non fa giri di parole ma con autorità annuncia la Parola, Parola che è verità. Davanti a ciò un uomo posseduto si ribella, grida, vede arrivare la sua fine. Questo è un primo passaggio importante: a volte usiamo tante parole, ma non la Parola per indicare una via di guarigione interiore. Noi stessi non crediamo alla forza della Parola che ha il potere di guarire, di risanarci dalle nostre infermità spirituali. Quanti, nonostante un presunto cammino di fede, rimangono sempre allo stesso punto di partenza. Forse non si crede abbastanza, dato che l'apostolo dice che la Parola di Dio agisce in coloro che credono! Non è forse vero che noi spesso manchiamo di fede? Quando, ad esempio, Dio non ci accorda quello che gli chiediamo, quando le cose non si risolvono come vorremmo, dimenticando che la fede non è sinonimo di soluzioni esterne ai problemi, ma grazia e forza nell'affrontare i problemi!

Un secondo aspetto è che alla ribellione e alle parole che il demonio grida verso Gesù, Gesù non risponde, dice solo un deciso: «Taci, esci da quest'uomo!» Ecco, Gesù ci insegna che con la tentazione non si parla! Quando Eva inizia a dialogare con il serpente che la tenta, mischiando in modo subdolo verità e menzogna, ha già perso. Spesso pensiamo cose che non vengono da Dio, costruiamo false realtà che sono solo nella nostra mente e, coltivandole continuamente, finiamo per cadere nel peccato, opprimendo anche gli altri. Diventiamo a volte come il demonio del Vangelo: pensiamo che il Signore sia venuto a rovinarci, e con lui tutti quelli che ci annunciano la sua Parola di verità. Ci conceda il Signore la grazia di accogliere la Parola del Signore non solo quando ci consola, ma anche quando ci corregge. E poiché non sempre vediamo bene le cose affidiamoci con umiltà anche ad un accompagnatore spirituale.

«Che cosa significa “con autorità”? Vuol dire che nelle parole umane di Gesù si sentiva tutta la forza della Parola di Dio, si sentiva l'autorevolezza stessa di Dio, ispiratore delle Sacre Scritture. E una delle caratteristiche della Parola di Dio è che realizza ciò che dice. Perché la Parola di Dio corrisponde alla sua volontà. Invece noi, spesso, pronunciamo parole vuote, senza radice o parole superflue, parole che non corrispondono alla verità. Invece la Parola di Dio corrisponde alla verità, è unità con la sua volontà e realizza quello che dice. Infatti Gesù, dopo aver predicato, dimostra subito la sua autorità liberando un uomo, presente nella sinagoga, che era posseduto dal demonio. Il Vangelo è parola di vita: non opprime le persone, al contrario, libera quanti sono schiavi di tanti spiriti malvagi di questo mondo: lo spirito della vanità, l'attaccamento al denaro, l'orgoglio, la sensualità... Il Vangelo cambia il cuore, cambia la vita, trasforma le inclinazioni al male in propositi di bene. Il Vangelo è capace di cambiare le persone!» (papa Francesco).

 

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