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TESTO Commento su Marco 9,2-10

don Giampaolo Centofanti   Commento al Vangelo

Trasfigurazione del Signore (Anno B) (06/08/2024)

Vangelo: Mc 9,2-10 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mc 9,2-10

2Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro 3e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. 4E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. 5Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». 6Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. 7Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». 8E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro.

9Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. 10Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.

Don Giampaolo Centofanti (Giampaolo Centofanti blog).. Questa è la cresima di Gesù, nella quale riceve in pienezza il dono della sua vocazione di dare la vita per salvare chi nell'umanità vuole essere salvato, il dono di venire ascoltato da alcune persone. Questo è un aspetto importante: Gesù non si impone, non costringe nessuno a seguirlo, tutto è nella libertà. Ma anche dice ad alcuni voi non mi ascoltate perché non siete mie pecore, non avete fiducia in me. È quello che afferma delle vergini stolte: giocano con la grazia, ossia con le lampade ma non hanno interesse a lasciarsi portare, non prendono con sé l'olio della sincera fiducia, del sincero ascolto. Queste vergini stanno nella Chiesa, perché appunto attingono alla grazia, ma ci stanno e fanno queste cose per passare il tempo con qualcuno, per farsi amico qualcuno, o per altre motivazioni fasulle ma non per cercare di convertirsi. Purtroppo sono situazioni che possono accadere in ogni epoca.

Già san Paolo ritorna sull'argomento scrivendo al discepolo Timoteo:

1 Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù che verrà a giudicare i vivi e i morti, per la sua manifestazione e il suo regno: 2 annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina. 3 Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, 4 rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole (2Timoteo 4).

La serenità, la gioia, l'amore, donate da Gesù, con ogni bene, vengono sulla via di una semplice e serena apertura al lasciarsi portare. Questa è la differenza tra i discepoli di Gesù ed alcuni giudei. I discepoli avevano gli stessi limiti, le stesse difficoltà, di quei giudei ma si lasciavano portare mentre i secondi dicevano che aveva un demonio ed era fuori di sé (Gv 10, 20). Vi lascio la pace, vi do la mia pace, non come la dà il mondo la do a voi. Le paci del modo sono fasulle e lasciano nelle proprie paure, ferite, solitudini, sofferenze. Per questo Gesù dice anche che non è venuto a portare la pace ma la divisione. Come mai queste affermazioni, lui che è così mite e amorevole? Proprio in quanto tale sa che le paci fasulle sono precarie, basate su debolezze, interessi, e non su una fede autentica. Gesù viene a dare la pace vera, la fraternità vera, la vita vera.

 

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