TESTO Commento su Marco 6,30-34
don Giampaolo Centofanti Commento al Vangelo
XVI Domenica del Tempo Ordinario (Anno B) (21/07/2024)
Vangelo: Mc 6,30-34
30Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. 31Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare. 32Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. 33Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero.
34Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.
I discepoli parlano con Gesù di tutto, riportano tutta la loro vita a lui. Insomma in un cammino graduale spalancano a lui il loro cuore. Non vivono di mere istruzioni etiche in fondo esteriori, si lasciano toccare il cuore in profondità, venendo liberati da ferite, timori, schemi e vedendo aprirsi in loro strade nuove. Ecco un segno del venire nuovo dello Spirito: la graduale apertura al rinnovamento integrale della propria vita mentre una crescita nozionale può comportare anche crolli improvvisi perché su quella via si rischia di costruire impalcature senza sostanza.
La grazia porta nella leggerezza della sequela, nell'oltre dello Spirito. Per esempio l'uomo ha bisogno di tempi di riposo ma se e quando Dio vuole può operare per settimane senza nemmeno dormire un istante...