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TESTO Commento su Mt 8,1-4

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Venerdì della XII settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (28/06/2024)

Vangelo: Mt 8,1-4 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Come vivere questa Parola?
Gesù scende dal monte. Sappiamo che il monte è uno dei luoghi speciali che Egli sceglie per stare alla presenza del Padre ed entrare in relazione con Lui. Questi momenti, estremamente necessari che Gesù sceglie di vivere in solitudine con il Padre, alimentando la sua relazione filiale non lo allontanano dagli altri anzi, ma gli permettono di vivere in pienezza la missione per cui è stato inviato.
Scendendo dal monte, molta folla lo seguì. Perché la folla sceglie di seguire Gesù?
È una domanda che oggi interpella la nostra vita personale: perché scelgo di seguire Gesù? E' un invito a prendere sul serio Gesù, a prendere sul serio il Vangelo, a prendere sul serio la via percorsa da Gesù perché l'amore rende simili: l'amore genera l'imitazione! Seguire Gesù cambia i miei desideri, modifica il mio modo di comportarmi, muta le mie parole perché seguire Gesù significa aderire alla sua persona. Non è un bell'ideale, non è solo accettare il suo insegnamento, ma condividere la sua esistenza, partecipare alle sue scelte, amare come lui ha amato. Cosa impossibile se Egli stesso non ama in noi. È impossibile andargli dietro se non lo lasciamo dimorare in noi. Allora ogni cristiano potrà affermare: “Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me” (Gal 2,20).
Oggi, anch'io salgo sul Monte. Mi ritaglio uno spazio di silenzio personale e rinnovo la mia scelta. Rispondo con verità alla domanda: perché seguo Gesù?

Signore purifica le mie intenzioni, liberami da tutto ciò che m'impedisce di seguirti con cuore puro.

La voce di Sant'Agostino
“Tardi ti amai, bellezza così antica e così nuova, tardi ti amai. Tu eri dentro di me ed io ero fuori. Lì ti cercavo. Deforme, mi gettavo sulle belle forme delle tue creature. Tu eri con me, ma io non ero con te. Mi tenevano lontano da te le tue creature, inesistenti se non esistessero in te. Mi chiamasti, e il tuo grido sfondò la mia sordità; balenasti, e il tuo splendore dissipò la mia cecità; diffondesti la tua fragranza, e respirai e anelo verso di te, gustai e ho fame e sete; mi toccasti, e arsi di desiderio della tua pace.”
Dalle Confessioni di Sant'Agostino

Sr Vilma Colombo - direttricesanbiagio12@gmail.com

 

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