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TESTO Commento su Matteo 6,7-15

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Giovedì della XI settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (20/06/2024)

Vangelo: Mt 6,7-15 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

I discepoli chiesero a Gesù di insegnare loro a pregare; oggi lo vogliamo chiedere noi. Insegnaci a pregare Signore Gesù, perché spesso noi sprechiamo parole cercando di farti capire cosa ci serve e cosa ci devi concedere, quando invece spesso non sappiamo cosa sia conveniente domandare. La vera preghiera è ascolto della voce del Padre nostro, ascolto della voce di un Padre che sa quale è il vero bene per noi suoi figli. Per questo siamo chiamati a rivolgerci a Lui con la fiducia di figli che verranno esauditi, ma non sempre nelle cose che chiediamo, ma nelle cose che sono il nostro vero bene. È questa la fiducia che il Padre ci chiede di riporre in Lui.Noi siamo capaci di ciò? Non ci accade spesso di dubitare della sua affettuosa e amorevole presenza quando le cose non vanno come noi desideriamo? Chiediamoci oggi quale è quella situazione difficile che ci richiede un abbandono confidente e mettiamola nelle mani di Dio che è nostro Padre, certi che Egli, qualsiasi essa sia, la porterà sempre verso un bene più grande!

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«Qualche volta, se il mio spirito è in un'aridità così grande che mi è impossibile trarne un pensiero per unirmi al buon Dio, recito molto lentamente un Padre nostro e poi il saluto angelico. Allora queste preghiere mi rapiscono: nutrono l'anima mia ben più che se le avessi recitate precipitosamente un centinaio di volte» (s. Teresina di Lisieux).

UNA PREGHIERA PER OGNI DITO DELLA MANO

1. Il pollice è il dito a te più vicino. Comincia quindi col pregare per coloro che ti sono più vicini. Sono le persone di cui ci ricordiamo più facilmente. Pregare per i nostri cari è “un dolce obbligo”.

2. Il dito successivo è l'indice. Prega per coloro che insegnano, educano e curano. Questa categoria comprende maestri, professori, medici e sacerdoti. Hanno bisogno di sostegno e saggezza per indicare agli altri la giusta direzione. Ricordali sempre nelle tue preghiere.

3. Il dito successivo è il più alto, il medio. Ci ricorda i nostri governanti. Prega per il presidente, i parlamentari, gli imprenditori e i dirigenti. Sono le persone che gestiscono il destino della nostra patria e guidano l'opinione pubblica... Hanno bisogno della guida di Dio.

4. Il quarto dito è l'anulare. Lascerà molti sorpresi, ma è questo il nostro dito più debole, come può confermare qualsiasi insegnante di pianoforte. È' lì per ricordarci di pregare per i più deboli, per chi ha sfide da affrontare, per i malati. Hanno bisogno delle tue preghiere di giorno e di notte. Le preghiere per loro non saranno mai troppe. Ed è lì per invitarci a pregare anche per le coppie sposate.

5. E per ultimo arriva il nostro dito mignolo, il più piccolo di tutti, come piccoli dobbiamo sentirci noi di fronte a Dio e al prossimo. Come dice la Bibbia, «gli ultimi saranno i primi». Il dito mignolo ti ricorda di pregare per te stesso... Dopo che avrai pregato per tutti gli altri, sarà allora che potrai capire meglio quali sono le tue necessità guardandole dalla giusta prospettiva» (papa Francesco).

 

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