TESTO Commento su Marco 11,11-26
Casa di Preghiera San Biagio FMA Home Page
Venerdì della VIII settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (03/03/2000)
Vangelo: Mc 11,11-26
Dalla Parola del giorno
Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate perché anche il Padre vostro perdoni a voi i vostri peccati.
Come vivere questa Parola?
Gesù ha appena espresso il suo forte sdegno nei confronti di quelli che mercanteggiavano nel tempio, dissacrando quella che era per eccellenza "casa di orazione". Subito dopo dà questo insegnamento circa il rapporto stretto tra preghiera e carità. Solo se la "casa del cuore" è sgombra da sentimenti negativi verso il prossimo, la preghiera, saldandosi al "precetto-principe": quello della carità, diventa vera e opera il pieno collegamento col Padre del perdono e dell'amore. Da un cuore dissacrato da rancore, risentimento, gelosia e altro, quale preghiera può salire a Dio?
E' talmente importante questo tipo di "pulizia interiore" che Gesù ha anche detto: "Se stai per fare un'offerta all'altare e ti ricordi che tuo fratello ha qualcosa contro di te, lascia lì il tuo dono e va prima a riconciliarti con lui, poi offrirai all'altare" (cfr. Mt.5,23-24).
Mi eserciterò oggi a ripetuti rientri nel cuore e, avvertendo qualche sentimento negativo nei confronti di qualcuno, invocherò con fede: "Purificami, Signore"; pregherò per quella persona e, potendo, avrò nei suoi confronti un gesto fraterno.
La voce di un Antico Padre
Nessuno che aspiri veramente alla preghiera e s'abbandoni all'ira o a rancore e risentimenti, è esente da pazzia. Assomiglia infatti a uno che, volendo aguzzare la vista, anzitutto si offusca gli occhi.
Evagrio Pontico