TESTO Commento su Ez 17,22-24; Sal 91; 2Cor 5,6-10; Mc 4,26-34
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XI Domenica del Tempo Ordinario (Anno B) (16/06/2024)
Vangelo: Ez 17,22-24; Sal 91; 2Cor 5,6-10; Mc 4,26-34
26Diceva: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; 27dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. 28Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; 29e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura».
30Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? 31È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; 32ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra».
33Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. 34Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.
Paolo annuncia ciò che ci sostiene e ci deve guidare: “camminiamo nella fede e non nella visione”
Noi spesso privilegiamo o ci appoggiamo alla visione a volte con superficialità e fretta e diamo credito soprattutto a ciò che vediamo ignorando o tralasciando tutta la ricchezza di ciò che è nascosto ma pure esiste.
Il nostro giudizio si basa spesso solo su ciò che vediamo e quanto più appare grandioso quanto più lo esaltiamo!
Ma la realtà e le persone sono assai più complesse e ricche di sfumature al di là di ciò che appare, al di là di ciò che noi valutiamo fidandoci delle apparenze,
E ancora la pedagogia di Gesù ci ammonisce e ci guida, e Gesù non parla neppure di realtà alte e sublimi ma ci fa esempi concreti, terrestri ma che sono illuminanti: chi può contestare che il seme cresce indipendentemente dallo sguardo del seminatore, in modo misterioso seppure concreto e che sfugge al nostro controllo.
Quante volte abbiamo fatto esperienza della riuscita di ciò che sembrava piccolo e fragile e della delusione di qualcosa che appariva grande e rigoglioso e che invece ebbe un deterioramento precoce!
Ecco dove ci sostiene la Fede: non dare giudizi affrettati, non valutare solo con gli occhi e con i parametri umani, ma dare fiducia anche al più umile, al più misero, al più povero perché la sua anima, la sua interiorità sono un mistero che non possiamo pretendere di misurare e giudicare!
“...un ramoscello prenderò dalla cima del cedro............umilio l'albero alto e innalzo l'albero basso....”
I disegni di Dio non vanno secondo la logica umana, ma la sua volontà è ferma e determinata e solo la fede declinata come fiducia ci può sostenere e guidare.
Domande per la Revisione di Vita
- Siamo capaci di non giudicare sulla base di ciò che vediamo ma di esercitare la prudenza?
- Quali sono i parametri di giudizio che applichiamo nella vita?
- Abbiamo la pazienza e la fiducia ( ad esempio con i nostri figli?) di aspettare senza fretta l'arrivo dei frutti magari non nella forma che ci aspettavamo?
Parrocchia San Michele degli Scalzi