TESTO Commento su Marco 4,26-34
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XI Domenica del Tempo Ordinario (Anno B) (16/06/2024)
Vangelo: Mc 4,26-34
26Diceva: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; 27dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. 28Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; 29e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura».
30Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? 31È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; 32ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra».
33Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. 34Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.
Vi piace il miele? Sapete che lo producono le api, vero? Un giorno mi sono chiesta: "Ma chi ha insegnato alle api a cogliere il polline dai fiori e a lavorarlo per farlo diventare miele?
Un altro giorno mi sono domandata chi avesse insegnato al mio cane a fare la guardia alla nostra abitazione! Non ha fatto nessun corso di addestramento: quando è arrivato a casa ha iniziato ad abbaiare a chi si avvicinava al nostro cancello e così fa ancora oggi ma nessuno di noi glielo ha spiegato!
E avete mai pensato ai girasoli? Perché si girano verso il sole?
Oppure le formiche... chi ha spiegato alle formiche che durante l'estate devono cercare del cibo e riempire la loro dispensa sotterranea perché poi arriva l'inverno e solo così non moriranno di fame?
E chi ha insegnato ai porcellini d'india o ad alcuni serpenti e alcuni uccelli a fingersi morti quando si avvicina un possibile predatore, così da non venire catturati?
Insomma, potremmo andare avanti tantissimo ad elencare le meraviglie che la natura porta con sé! Gli esseri viventi sono intelligentissimi! Siete d'accordo?
Qualcuno chiama questa intelligenza "ISTINTO". Ne avrete sentito parlare immagino...
E da dove arriva questo istinto? Chi li ha resi così capaci di badare a se stessi, di fare cose incredibili, particolari, utili anche per noi? Ad esempio il miele è un ottimo sostituto dello zucchero e fa molto meno male! Ringraziamo l'istinto delle api!
Secondo voi dove arriva questa intelligenza? È la stessa di cui parla Gesù nel Vangelo di oggi: il seme viene piantato nel terreno. Poi nessuno sa spiegare bene come ma si apre, dà origine ad un germoglio. Questo germoglio poi cresce e senza che nessuno gli dia spiegazioni e senza che nessuno sappia dire come e perché, il germoglio diventa una spiga e la spiga produce dei chicchi.
Gesù ci aiuta a rispondere alla nostra domanda iniziale: da dove viene questa intelligenza che hanno gli esseri viventi? Gesù dice che il regno di Dio è come l'uomo che getta il seme e poi, anche se non fa nulla e non sa come, il seme diventa una spiga.
Da queste parole di Gesù sembra che ci dica che il seme diventa spiga perché ha dentro il regno di Dio! Cioè? Beh, il Creatore del seme ha messo dentro nel seme tutte le indicazioni perché lui cresca e diventi una spiga. Per parlare con parole che usiamo spesso, potremmo dire che il Creatore, cioè Dio, quando ha creato il seme lo ha "programmato" perché germogliasse sotto terra e dal germoglio uscisse lo stelo, poi la spiga e i semi.
Bene, tutta la creazione è stata pensata così bene, con tanto amore e tanta bellezza e perfezione dal suo Creatore da avere dentro una intelligenza che è frutto della programmazione di Dio! E così tutta la natura, gli animali, gli uccelli, i pesci, il cielo,... tutto ci mostra la bellezza che Dio ha pensato fin dal principio!
E noi? Se ci pensiamo un attimo, potremmo sicuramente dire che quando siamo nati, nessuno ci ha spiegato come ciucciare il latte eppure siamo tutti stati capaci di farlo! Ecco, anche noi abbiamo dentro l'intelligenza di Dio. Ma con noi non funziona proprio come con la natura... Certo, anche noi cresciamo, il nostro corpo cambia man mano che diventiamo grandi e i nostri capelli o le nostre unghie crescono senza che noi facciamo nulla o ci domandiamo come facciano! Ma ognuno di noi deve pensare che dentro di lui c'è il Regno di Dio! Vi ricordate le parole di Gesù? Il Regno di Dio è qualcosa che cresce anche se noi non lo capiamo, non ci pensiamo, non lo sappiamo! Perché il Regno di Dio è l'Amore che Dio ha messo in ogni cosa e in ognuno di noi. Noi impariamo a voler bene alla mamma, al papà, ai nostri fratelli e alle nostre sorelle, ai nonni, agli amici, alla maestra, ai nostri vicini di casa. Non è che qualcuno la mattina ci sveglia e ci dà le indicazioni per voler bene agli altri! Noi viviamo e l'Amore speciale che Dio ha per ognuno di noi, ci rende portatori di amore verso gli altri! Non ce ne accorgiamo nemmeno ma ogni volta che sorridiamo a qualcuno lo facciamo sentire bene, amato, apprezzato, sereno. E il Regno di Dio cresce e si moltiplica grazie anche a noi!
Non possiamo però dimenticarci di avere dentro questo grande dono! Un'intelligenza divina che ci rende simili a Dio! Noi possiamo amare come lui, perdonare come lui, vivere nel mondo creato da Dio e amarlo come fa Lui! Noi abbiamo dentro il pensiero di Dio, l'Amore di Dio, la gioia di Dio.
Dobbiamo ogni tanto fermarci e ricordarci di questo dono e chiedere al Signore: "Aiutaci a portarti a tutti quelli che incontriamo!
Chiediamoglielo già ora, subito ripetendo insieme ad alta voce: Gesù aiutaci a portarti a tutti!
Commento a cura di Mara Colombo