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TESTO Commento su Matteo 5,27-32

Missionari della Via  

Venerdì della X settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (14/06/2024)

Vangelo: Mt 5,27-32 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

«Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore». Le parole che oggi Gesù ci rivolge mirano al cuore, sorgente dei nostri desideri. La domanda è: cosa desidero? Quali sono i miei desideri ricorrenti? E, soprattutto, quali sono i miei desideri più profondi?

Il demonio ha instillato in noi una menzogna: farci pensare Dio come un nemico, come uno che ci vuole togliere qualcosa, che vuole invadere la nostra vita, e da cui noi ci dobbiamo difendere. La sua volontà? Un fardello pesante! I suoi progetti? La nostra infelicità. Eppure, l'annuncio del Vangelo della gioia ci dice ben altro: «cerchiamo la gioia nel Signore, ed Egli esaudirà i desideri del nostro cuore!» (Sal 36, 4). Dio, in Cristo Gesù, ci ha salvato aprendoci la strada verso il cielo, verso una meta che ha scritto nel fondo del nostro cuore. Noi aneliamo, noi desideriamo la felicità, e dobbiamo continuare a desiderare perché la nostra vita è mossa dalla liana del desiderio. Qui non si tratta di reprimerci, di smettere di desiderare ma di aprirci a Gesù Cristo e, credendo al suo amore, darci pieno compimento. E noi cosa stiamo desiderando? Cosa pensiamo che ci dia felicità? Che il Signore guarisca e illumini il nostro cuore affinché impariamo a discernere e desiderare il nostro vero bene.

«L'intera vita del fervente cristiano è un santo desiderio. Ciò che poi desideri, ancora non lo vedi, ma vivendo di sante aspirazioni ti rendi capace di essere riempito quando arriverà il tempo della visione. Se tu devi riempire un recipiente e sai che sarà molto abbondante quanto ti verrà dato, cerchi di aumentare la capacità del sacco, dell'otre o di qualsiasi altro contenitore adottato. Ampliandolo lo rendi più capace. Allo stesso modo si comporta Dio. Facendoci attendere, intensifica il nostro desiderio, col desiderio dilata l'animo e, dilatandolo, lo rende più capace. Cerchiamo, quindi, di vivere in un clima di desiderio perché dobbiamo essere riempiti... La nostra vita è una ginnastica del desiderio. Il santo desiderio sarà tanto più efficace quanto più strapperemo le radici della vanità ai nostri desideri» (s. Agostino).

 

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