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TESTO Commento su Mc 9,41-50

Casa di Preghiera San Biagio FMA   Home Page

Giovedì della VII settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (23/05/2024)

Vangelo: Mc 9,41-50 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Questo vangelo parla di piccoli gesti di gratuità, di ciò che può scandalizzare e della necessità di non perdere il sapore come il sale quando si corrode.
Quello che faccio, lo faccio nel nome di Gesù? Lo faccio con generosità? Sono sicuro che l'unica ricompensa che voglio e posso ricevere, la aspetto solo dal Signore?
Il mio essere, la mia anima e corpo, la mia mente, il mio cuore, le mie parole, i miei gesti sono stati o sono causa di scandalo? Come posso rimediare, come ripararlo?
La mia vita ha perso il fascino del primo amore ed ora è insapore?
Ci sono molte domande. Trova uno spazio, magari davanti al Gesù Eucarestia, questo giovedì e lasciati illuminare dalla sua Parola.

Essere sale. Aiutami a portare il sapore del vangelo, che la mia presenza riempia di pace, di serenità; che quando offra anche solo un bicchiere d'acqua nel tuo nome, possa farlo con gioia. Donami un cuore puro e retto che non sia motivo di inciampo per nessuno. Amen

La voce di un santo vescovo
Trattato sull'amore di Dio: Anche le piccole cose hanno valore
"Chiunque vi darà un bicchiere d'acqua perché siete discepoli di Cristo, in verità vi dico, non perderà la sua ricompensa" (Mc 9,41) Libro III, capitolo 2. IV,
“Vedi, Teotimo, un bicchiere d'acqua o un pezzo di pane che un'anima buona dà a un povero, per amore di Dio, è certamente poca cosa, quasi indegna di considerazione secondo il giudizio umano; Dio, però, la premia e le fa subito crescere nella carità. Le pelli di capra che prima venivano presentate nel Tabernacolo furono ben accolte e furono poste accanto alle altre offerte. E i piccoli atti che nascono dalla carità piacciono a Dio e si collocano tra i meriti. Perché come nell'Arabia Felice non solo le piante aromatiche ma tutte le altre sono profumate, partecipando alla felicità di quella terra, così nell'animo caritatevole non solo le grandi opere in sé, ma anche le piccole, sperimentano la virtù di Il santo amore e il suo buon profumo giungono davanti alla maestà di Dio, il quale, vedendoli, accresce la santa carità. Dico che Dio fa questo, perché non è la carità che produce i suoi aumenti, come gli alberi fanno crescere i loro rami e per virtù propria un albero cresce da un altro. Fede, speranza e carità sono virtù che hanno la loro origine nella bontà divina e da essa traggono la loro crescita e perfezione... È quindi Dio che fa questa crescita, considerando l'uso che facciamo della sua grazia; Così le più piccole opere buone, anche se fatte con qualche negligenza e senza impiegare tutte le forze della nostra carità, non cessano di piacere a Dio e di avere valore davanti a Lui e, benché da sole, non potrebbero aumentare carità che già hanno perché sono di virtù minore di lei, la divina Provvidenza, che tiene conto di tutto, li accoglie e subito li ricompensa con un aumento di carità per questo mondo e con un aumento di gloria nel cielo.”
S. Francesco di Sales

Sr Teresita Verhelst Solano FMA - tereverso2017@gmail.com

 

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