TESTO Uno più Uno fa Tre
padre Ezio Lorenzo Bono Home Page
Santissima Trinità (Anno B) (26/05/2024)
Vangelo: Mt 28,16-20
16Gli undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. 17Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. 18Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. 19Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, 20insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».
I.
Nei giorni scorsi mentre mi trovavo in Brasile ho riascoltato una canzone di una band che seguivo molto quando avevo vissuto in Brasile più di trent'anni fa. Il nome del gruppo di 'rock brasiliano' era "Legião Urbana" e il titolo della canzone “Antes das seis” o meglio conosciuta col titolo “Quem inventou o amor?” (“Chi ha inventato l'amore?”). L'iconico vocalista Renato Russo con una voce roca che tradiva la sua sofferenza degli ultimi periodi della sua vita dopo essere stato colpito dall'AIDS, chiede varie volte: “Chi ha inventato l'amore? Dimmelo per favore”.
Riguardo all'origine dell'amore esistono molti miti e leggende in ogni cultura. Forse il più affascinante è quello della “nascita di Eros” della mitologia greca narrato nel "Simposio" di Platone. Si racconta che gli esseri umani originariamente erano creature androgine, con quattro braccia, quattro gambe e due volti e che Zeus, temendo il loro potere, e urtato dalla loro insolenza, li divise in due, condannandoli a cercare per sempre la loro metà mancante. Da allora ognuna di queste metà è alla ricerca della sua altra metà. Nella mitologia greca posteriore, Eros non viene più visto come una forza primordiale ma è spesso rappresentato come il figlio di Afrodite, dea dell'amore e della bellezza, e di Ares, Dio della guerra ed è raffigurato come un giovane alato, spesso bambino, che scaglia frecce per far innamorare le persone. Ritroviamo gli stessi dei nella mitologia romana con i rispettivi Cupido, figlio di Venere e Marte.
Nel mito di Iside e Osiride, il più famoso della mitologia egizia, Iside la dea dell'amore era figlia della dea del cielo Nut ed del Dio della terra Geb. Anche la dea dell'amore della mitologia atzeca Xochiquetzal aveva dei genitori, era figlia di Tlaloc, il Dio della pioggia e delle tempeste, e di Chalchiuhtlicue, la dea delle acque e dei fiumi. Le molte divinità dell'amore in diverse culture e mitologie hanno origine da qualcun altro.
Anche la scienza ha studiato l'amore attraverso varie discipline, tra cui la neurobiologia, la psicologia evolutiva e la sociologia, per comprendere meglio dove e come si origina l'amore. Molti ritengono che l'apparire dell'amore sia una questione di chimica.
II.
Per noi cristiani l'origine dell'amore non risiede in una divinità originata da qualcun altro, ma coincide con Dio stesso. La più grande definizione di Dio ce l'ha data San Giovanni quando ha detto che "Dio è Amore". L' Amore per essere tale, ci insegna Sant'Agostino, implica che ci sia un circolo: l'amante (Dio Padre), l'Amato (il Figlio) e l'Amore (Lo Spirito Santo). Ma ognuna delle tre persone della Trinità è allo stesso tempo, amante, amato e amore.
La Trinità (che celebriamo questa domenica) è la conferma che l'Amore è generatività: dall'amore tra il Padre e il Figlio procede lo Spirito Santo. Sabato scorso (18-5-2024) Papa Francesco nell'incontro sulla pace a Verona, disse a proposito del lavorare insieme che "uno più uno fa tre", nel senso che non avviene solo una somma di unità ma una moltiplicazione. Lo stesso possiamo dire della Trinità dove Uno più Uno fa Tre. L'amore è per sua natura generativo, l'amore genera amore, se non produce nulla, se è sterile non serve.
Quanto è meraviglioso il Dio in cui noi crediamo, che non è un Dio solitario come quello delle altre religioni monoteiste, ma un Dio che è comunità di tre persone, che è comunione. E noi siamo stati fatti a immagine e somiglianza Sua.
Quando due si amano, l'amore non rimane rinchiuso tra i due amanti altrimenti rinsecchirebbe in breve tempo, ma deve generare qualcosa al di fuori di sè, che può essere il figlio (biologico o adottato) o altre persone da amare, perché da ogni relazione d'amore si genera sempre qualcosa di nuovo: in amore uno più uno fa sempre tre.
III.
In conclusione. A Renato Russo che chiede con insistenza “Chi ha inventato l'amore? Dimmelo per favore” io rispondo: Caro Renato, nessuno ha inventato l'Amore, perché l'Amore non è qualcosa che prima non esisteva e poi a un certo punto qualcuno lo ha inventato, ma è qualcosa che è sempre esistito ed è Lui, l'Amore che ha inventato poi tutto il resto. Eccoti svelato il mistero: L'Amore è Dio stesso, quell' "Amore che muove il cielo e le altre stelle".
La Trinità ci insegna una nuova logica, la logica matematica dell'amore. Vediamo se l'avete imparata: quanto fa uno più uno?