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TESTO Commento su Giovanni 15, 18-21

padre Lino Pedron  

Sabato della V settimana di Pasqua (24/05/2003)

Vangelo: Gv 15,18-21 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Gesù, dopo aver parlato dell'amore e dell'amicizia, tratta un tema antitetico, quello dell'odio. I discepoli devono amarsi fraternamente come Cristo li ha amati; essi però saranno odiati dal mondo proprio perché sono amici di Gesù. Come il mondo ha odiato e perseguitato Cristo, così odierà e perseguiterà i suoi discepoli.

Il mondo, in quanto personificazione del male, odia la luce (Gv 3,20), lotta contro il Verbo-luce (Gv 1,5.10), perché preferisce le tenebre alla luce (Gv 3,19).

Questo mondo tenebroso, in potere del maligno (1Gv 5,19), odia il Cristo (Gv 7,7), ma con la glorificazione di Gesù è condannato (Gv 12,31) e sarà convinto di peccato dallo Spirito Santo (Gv 16,8).

Il mondo ostile a Gesù odia anche i suoi discepoli; essi sperimenteranno tribolazioni, ma non devono spaventarsi, perché il Cristo ha vinto il mondo (Gv 16,33). I cristiani partecipano a questa vittoria mediante la fede (1Gv 5,4).

Nel vangelo di Giovanni, il mondo satanico, in concreto, è rappresentato dai giudei, dai capi del popolo che perseguitano il Cristo (Gv 5,16) e tentano di ucciderlo (Gv 5,18). Costoro odiano Gesù e di conseguenza odiano anche il Padre (Gv 15,23-24).

La ragione profonda di questo odio contro i discepoli sta nel fatto che essi non appartengono al mondo di satana, ma al nuovo popolo di Dio, perché Gesù li ha scelti per grazia.

Per illustrare la ragione di questo odio del mondo, Gesù ricorre al detto già utilizzato nel contesto della lavanda dei piedi per insegnare la necessità di imitare il suo esempio nell'umile servizio dei fratelli (Gv 13,16). Questa massima è qui utilizzata per informare i discepoli sull'inevitabilità delle persecuzioni. Ma i discepoli, perseguitati a causa della giustizia, ossia a motivo della persona di Gesù, devono considerarsi beati (Mt 5,10-11).

La ragione profonda di questo odio del mondo contro gli amici di Gesù è la loro appartenenza al Signore. I cristiani aderiscono all'uomo-Dio, per questo saranno osteggiati da quelli che si oppongono al regno di Cristo. Questo atteggiamento ostile dei nemici di Cristo è dovuto all'ignoranza nei confronti di Dio.

Non solo i pagani, ma anche i giudei che perseguitano Gesù e i suoi discepoli, in realtà non conoscono il Padre (Gv 17,25). I nemici di Cristo, uccidendo i cristiani, penseranno di rendere gloria a Dio: Essi si comporteranno così perché non hanno conosciuto né il Padre né Gesù (Gv 16,3).

 

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