TESTO Commento su Giovanni 15,26-16,4
don Giampaolo Centofanti Commento al Vangelo
Lunedì della VI settimana di Pasqua (06/05/2024)
Vangelo: Gv 15,26-16,4
Gesù orienta sempre in profondità, dove si possono sciogliere i nodi, aprire le strade. Dunque la via è il suo Spirito e stare con Gesù fin dal principio, ossia con fiducia, imparando a non chiuderci nei nostri ragionamenti che impediscono pure a Dio di lasciarci portare oltre. Ad esempio se una persona va in Chiesa per trovare qualche amicizia e non prima di tutto per lasciarsi portare da Dio nel cammino della fede vorrà avere sotto il controllo dei propri ragionamenti ogni cosa senza nemmeno sapere che se non ci si fida di una seria e serena guida spirituale non ci si potrà mai lasciar portare nell'oltre della fede. Se non ti fidi di una data guida cercane un'altra ma non restare in quella Chiesa per gli amici ma senza fiducia nel cammino spirituale. Quando il popolo dell'esodo arriva nel deserto dopo qualche tempo si comincia a domandare se non conviene tornare indietro perché nel deserto non si beve e non si mangia. Ma Mosè dice di andare avanti fidandosi di Dio. Moltissimi si fidano del buon Mosè ma alcuni criticano, seminano zizzania, complicano e rallentano il cammino di tutti. Comunque il popolo alla fine va avanti con Mosè e vedono l'acqua scaturire dalla roccia, il pane e la carne (le quaglie) cadere dal cielo. Il punto è la fiducia. Faranno ciò perché non hanno conosciuto né il Padre né me, dice Gesù.