TESTO Commento su Gv 6,22-29
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Lunedì della III settimana di Pasqua (15/04/2024)
Vangelo: Gv 6,22-29
Come vivere questa Parola?
Gesù non risponde alla domanda «Rabbì, quando sei venuto qua?» ma alle reali intenzioni della gente. Così facendo, separa ciò che non ha importanza (come è arrivato qui), ciò che ha importanza relativa (il cibo materiale) e ciò che ha importanza reale (l'impegno umano a cui vuole condurli).
«Voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati». Il "segno" era un invito alla condivisione, ma loro erano interessati solo a soddisfare i propri bisogni. Hanno svuotato il "segno" del suo contenuto.
Questa ricerca di Gesù non è corretta, perché essi cercano solo rassicurazioni. Gesù va dritto al punto e smaschera la loro intenzione. Non cercano lui, ma il pane che ha dato loro. Non lo cercano perché ha aperto la porta a un futuro più umano.
«Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell'uomo vi darà». La proposta di lavorare per il cibo che dà la vita è la sintesi di tutto il suo messaggio. È lo stesso per quel tempo e per oggi.
Signore Gesù, voglio stare con te perché sei il cibo che dà senso e pienezza alla vita.
La voce di un teologo
“La ricerca del vero pane richiede uno sforzo. È un percorso di lotta, di superamento, di purificazione, di rigenerazione, di morte e di nuova nascita”.
frai Marcos
Sr Yarislet Berrìos FMA - yarisletbr@gmail.com