TESTO Commento su Lc 1, 26-38
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Annunciazione del Signore (08/04/2024)
Vangelo: Lc 1,26-38
26Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, 27a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. 28Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
29A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. 30L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. 31Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. 32Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre 33e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
34Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». 35Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. 36Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: 37nulla è impossibile a Dio». 38Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.
Come vivere questa Parola?
La pagina dell'annunciazione: un capolavoro sempre inedito. Anche se si conosce ogni dettaglio del racconto la bellezza che ne traspare non permette mai di abituarsi, forse perché in Maria la parola di Dio trova uno specchio, un modo tutto originale di riflettersi, di espandersi. E tutto ciò accade con tutto quello che di più umano viviamo: la paura, le domande, l'incertezza, ma il punto di svolta della storia di Maria non consiste nel non avere paura o domande, ma nel sapersi fidare di Dio nonostante la propria paura e le proprie domande. Oggi la Parola ci chiede di sostare nell'eccomi di Maria: «Ecco, io sono la serva del Signore; mi sia fatto secondo la tua parola»”. È la messa a disposizione piena della sua umanità a ciò che di misterioso Dio sta per compiere ma non con la cecità di chi esegue: con la fiducia di chi sa che vedrà e capirà con il tempo. Ogni volta che si dice di sì a Dio, qualcosa cambia in noi, sempre in meglio.
Che cosa nella mia vita mi fa comprendere che nulla è impossibile a Dio?
La voce di un santo
“Inizia dal necessario, passa al possibile e ti ritroverai ad aver fatto l'impossibile.”
San Francesco d'Assisi
Suor Emilia Di Massimo FMA - emiliadimassimo@libero.it