TESTO Commento su Giovanni 10,31-42
don Giampaolo Centofanti Commento al Vangelo
Venerdì della V settimana di Quaresima (22/03/2024)
Vangelo: Gv 10,31-42
Voi siete dei perché a voi è rivolta la Parola di Dio, dice la Scrittura. Ossia la Parola di Dio è Dio e l'uomo può accoglierla nel cuore. Altrimenti come potrebbero Dio e l'uomo comunicare? Gesù qui fa emergere l'intrinseca contraddizione di chi ritiene che Dio non si possa fare uomo: è semplicemente una professione di ateismo. Per questo Gesù dice a quel giudei che se non credono a lui credano almeno alle sue opere, ossia a quelle grazie nelle quali egli tocca il loro cuore muovendolo alla fede. Essi dunque stanno rifiutando la luce loro infusa nel cuore preferendo farsi dominare dai propri male intesi interessi. Quella luce testimonia che Dio e Gesù sono l'uno nell'altro e possono manifestarsi ad una persona.
È un discorso molto profondo e complesso per fare riflettere quelle persone su di una realtà che il cuore accoglie con semplicità: riconoscere la luce, il manifestarsi di Dio, nel proprio cuore o rifiutarla consapevolmente.