TESTO Commento su Luca 11,14-23
don Giampaolo Centofanti Commento al Vangelo
Giovedì della III settimana di Quaresima (07/03/2024)
Vangelo: Lc 11,14-23
Quando una persona dice che crede solo a quello che vede gli si potrebbe rispondere chiedendole cosa vede. La vita è un mistero. Il brano di oggi ci fa riflettere che non si può entrare nel mistero con pensieri terreni, con ragionamenti in proprio. Solo la luce di Dio vi porta nel mistero ma la luce può venire rifiutata per interessi, paure, per tanti motivi fasulli che possono animare ragionamenti variamente assurdi. Il brano di oggi ci fa riflettere anche sul fatto che la via di Dio ci fa diventare tendenzialmente sempre più semplici e profondi, equilibrati, mentre le vie fasulle si riconoscono anche dai loro.opposti estremismi: superficialità, banalità o cervellotismo, complicazioni fasulle. Davvero incredibile il cervellotismo di pensare che qualcuno scacci i demoni per mezzo del principe dei demoni. Ma anche la superficialità di pretendere un segno dal cielo, volendo insegnare al cielo come manifestarsi. Queste contraddizioni emergono con semplicità anche grazie ai piccoli che si lasciano portare dalla luce, i figli di quei notabili religiosi che scacciano anch'essi i demoni aprendo la strada alla fede in Gesù. Gesù conclude: è lo Spirito che apre al vero, chi lo rifiuta non può riconoscere Gesù, sarà contro di lui e per queste vie fasulle disperde vita inutilmente.