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TESTO Commento su Mc 6, 53-56

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Lunedì della V settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (05/02/2024)

Vangelo: Mc 6, 53-56 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Come vivere questa Parola?
In queste poche righe, l'evangelista Marco mette in evidenza l'incontro della gente con Gesù attraverso i 5 sensi: “la gente subito lo riconobbe”, “udivano dove egli si trovasse”, “lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello”. L'incontro con il Signore non è qualcosa di astratto: passa sempre attraverso un'esperienza, mediata da quanto di più prezioso Lui stesso ci ha donato: il nostro corpo e i nostri sensi. Abbiamo bisogno di vedere, ascoltare e toccare e Gesù lo permette, perché proprio Lui ha scelto di incarnarsi per poterci incontrare e, ancora oggi, possiamo fare questa esperienza attraverso l'Eucarestia, i sacramenti ed il servizio ai fratelli. “E quanti lo toccavano venivano salvati”: da un incontro può cambiare la vita, spesso da quello con i propri limiti, le proprie povertà e quelle di chi ci vive accanto, dove possiamo sperimentare la tenerezza di Dio che accoglie e abbraccia. Ho visto persone, specialmente giovani (e ne ho fatto esperienza anche io) uscire trasformati dopo aver fatto servizio ai fratelli più poveri. Si esce trasformati perché si incontra l'Amore, con la A. E questo è possibile se ci mettiamo alla ricerca di questo incontro, come le folle che percorrevano miglia e miglia per incontrare questo Gesù di cui avevano, magari, solo sentito parlare. Siamo chiamati a metterci in cammino per incontrare Cristo nei fratelli e nelle situazioni che la quotidianità ci dà da vivere, che siano di gioia o di prova. E, dopo averLo trovato, testimoniare la bellezza di questo incontro, perché tanti altri attraverso di noi possano sperimentarlo.

Signore Gesù, aiutaci a non stancarci mai di metterci in cammino per incontrarTi, e, specialmente nei momenti più faticosi, donaci il coraggio di non mollare e compagni di viaggio con cui perseverare.

La voce di un giovane
“La nostra meta deve essere l'infinito, non il finito. L'infinito è la nostra Patria. Da sempre siamo attesi in cielo”.
Beato Carlo Acutis

Benedetta Ferrone - benedetta.ferrone@gmail.com

 

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