TESTO Commento su Mc 3,22-30
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Lunedì della III settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (22/01/2024)
Vangelo: Mc 3,22-30
Come vivere questa Parola?
Il fatto che Gesù scaccia i demoni non può essere negato nemmeno dagli scribi; tuttavia, questo dato di fatto viene utilizzato come motivo di contrasto. “È un demonio”. Gli scribi venuti da Gerusalemme, non riuscendo a dare ragione di quello che Gesù compie e che è sotto gli occhi di tutti, cercano di screditarne l'azione accusandolo di essere un mago e di agire per conto del demonio. Basta solo un po' di buon senso per capire che bene e male sono su due piani differenti e che dall'uno non può certo dipendere l'altro. Tutti, facendo buon uso della ragione, possono comprendere che ogni potere che si metta contro se stesso è destinato a implodere e sparire.
Nell'affermare queste semplici verità, Gesù dichiara di essere venuto a combattere il male: i segni che compie sono l'annuncio di questa vittoria definitiva sul male; ci saranno ancora molte battaglia ma la guerra è vinta! Gesù, con una logica stringente, smonta pezzo per pezzo il pregiudizio degli scribi che invece di accettare l'evidenza dei fatti, ne danno una rilettura malevola: “Come può satana scacciare satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non può reggersi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non può reggersi. Alla stessa maniera, se satana si ribella contro se stesso ed è diviso, non può resistere, ma sta per finire”.
Il segreto di una “casa in piedi” è nell'unità delle diverse strutture. Se il male per essere male deve agire unito, allo stesso modo possiamo dire che il bene per essere bene ha bisogno di unità. Il peggio che possa capitarci è infatti la divisione, e una delle maniere che il male ha di rovinare il bene è proprio quello di far entrare la divisione. (in greco diavolo è colui che divide!) Così si distruggono le nostre relazioni: famiglie, amicizie, comunità, associazioni,... Il peccato contro lo Spirito è negare l'evidenza delle cose pur di non accoglierle. È tagliarsi fuori da soli dall'amore di Dio che salva.
Signore, che io sia sempre guida le mie azioni secondo la tua volontà, perché nel Tuo nome possa portare frutti di amore e unità nel quotidiano della mia vita.
La voce di un'adolescente
«O mio Dio, voglio amarti e servirti per tutta la vita; perciò ti dono la mia anima, il mio cuore, tutto il mio essere. Voglio morire piuttosto che offenderti col peccato; perciò intendo mortificarmi in tutto ciò che mi allontanerebbe da te. Propongo di fare quanto so e posso perché tu sia conosciuto e amato, e per riparare le offese che ricevi ogni giorno dagli uomini, specialmente dalle persone della mia famiglia. Mio Dio, dammi una vita di amore, di mortificazione, di sacrificio».
Beata Laura Vicuna
Sr Vilma Colombo FMA - direttricesanbiagio12@gmail.com