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TESTO Commento su Luca 5,27-32
don Giampaolo Centofanti 
Commento al Vangelo
Sabato dopo le Ceneri (17/02/2024)
Vangelo: Lc 5,27-32 
27Dopo questo egli uscì e vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». 28Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì.
29Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era una folla numerosa di pubblicani e di altra gente, che erano con loro a tavola. 30I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?». 31Gesù rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; 32io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano».
Andiamo in chiesa non perché siamo perfetti.ma perché siamo bisognosi di Dio. La fede cristiana non è religione formalistica ma grazia che aiuta ad aprire il cuore con sincerità. E quando il cuore si apre si è sulla via del superamento delle meschinità, delle competizioni, il cuore aperto a Dio è aperto con amore, comprensione, anche ai fratelli.