TESTO Commento su Marco 7,31-37
don Giampaolo Centofanti Commento al Vangelo
Venerdì della V settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (09/02/2024)
Vangelo: Mc 7,31-37
Qui Gesù è in pieno territorio della Decapoli. Ossia proprio dove era stato mandato via per l'indemoniato guarito ed il branco di porci finito nel burrone. Ora la fede, grazie alla testimonianza di quel risanato, è divenuta in alcuni così profonda che chiedono a Gesù di imporre le mani su un sordomuto. Imporre, ossia si mettono completamente nelle sue mani; sordomuto, ossia vincere tutte le resistenze. La debolezza, il peccato, la chiusura, sono divenuti nella grazia dell'annuncio evangelico trampolini di lancio di una fede più grande, consapevole di cosa si perde a non invocare, cercare intensamente, la sempre nuova venuta di Gesù nella propria vita. Eppure si tratta di un cammino: Gesù dice per tanti motivi di non divulgare il miracolo e loro magari intendono ciò come modestia di Gesù stesso invece di chiedere a lui il motivo di tale richiesta. Fanno in proprio, ostacolando, magari appunto involontariamente, l'evangelizzazione del Figlio dell'uomo.