TESTO Commento su Luca 2,16-21
don Giampaolo Centofanti Commento al Vangelo
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Maria Santissima Madre di Dio (01/01/2024)
Vangelo: Lc 2,16-21
In quel tempo, [i pastori] 16andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. 17E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. 18Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. 19Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. 20I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.
21Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.
Gesù è la Parola del Padre perché ne è l'ascolto pieno, Figlio di Dio, ed è Parola rivolta adeguatamente agli uomini perché Figlio dell'uomo. Gesù si è fatto aiutare da tutti, ha guardato a tutti come ognuno a modo proprio grazia di Dio. E così anche Maria non dice ai pastori che già lo sa che quel bimbo è il Figlio di Dio ma accoglie con fede il loro messaggio. Il testo originale dice che Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, lasciandole condiscendere nel suo cuore. Accoglieva tutto con fede, come semi di grazia che, accolti, sarebbero cresciuti in lei manifestandosi sempre più.
Così anche San Francesco aveva scoperto per grazia la pace, la fiducia, la gioia, di entrare in questo sguardo della fede tramandato dall'esperienza biblica:
Ti benedica il Signore
e ti custodisca.
Il Signore faccia risplendere per te il suo volto
e ti faccia grazia.
Il Signore rivolga a te il suo volto
e ti conceda pace”.
Che dono la fede, assaporare questa luce nelle cose semplici e belle della vita, il bene, il perdono, la vicinanza, l'accettare i limiti altrui, anche il vivere i problemi dando la mano a Maria e a Dio, che tante cose aggiustano, altre sostengono e fanno vivere in modo diverso, camminando verso una vita con sempre nuova grazia.