TESTO Commento su Luca 9,43-45
don Giampaolo Centofanti Commento al Vangelo
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Sabato della XXV settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (30/09/2023)
Vangelo: Lc 9,43-45
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43E tutti restavano stupiti di fronte alla grandezza di Dio.
Mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva, disse ai suoi discepoli: 44«Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini». 45Essi però non capivano queste parole: restavano per loro così misteriose che non ne coglievano il senso, e avevano timore di interrogarlo su questo argomento.
Gesù è attento a centrare gradualmente i suoi discepoli sul cammino autentico, orientandoli per esempio a non attaccarsi a glorie terrene sia pur buone. Gesù con delicatezza è attento alle pieghe fasulle che possono prendere i cuori e che senza il suo aiuto, senza l'esperienza di un lungo cammino di fede, si vivono senza nemmeno avvedersi della loro presenza e delle dinamiche che ne possono scaturire. Benché in quel momento tanti lo apprezzino i discepoli devono imparare a centrarsi sulla fede nuda in lui e non nelle precarie glorie che gli vengono riconosciute. Essere consegnato nelle mani degli uomini non necessariamente ma può comportare talora rischi fino a gravi oppressioni, ingiustizie, incomprensioni... Ed è un cammino anche imparare a guardare in faccia la realtà. Crescendo ci si avvede dei moventi fasulli di certi atteggiamenti, moventi dettati da timori, schemi, pretese, intorno a cose considerate così determinanti da non poter venire accettate che secondo le proprie vedute. Solo l'amore liberante e vivificante di Dio aiuta a liberarsi da false difese, fasulle pieghe del cuore...