TESTO Commento su Marco 4,35-41
mons. Vincenzo Paglia Diocesi di Terni
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Sabato della III settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (28/01/2006)
Vangelo: Mc 4,35-41
È Gesù che dice ai discepoli "passiamo all'altra riva", come per aprire sempre nuovi orizzonti alla loro pigrizia e andare oltre la loro rassegnazione. I discepoli obbediscono all'esortazione di Gesù e vanno al largo, prendendo con sé anche il Maestro. Durante la traversata, come spesso accade in quel lago, si scatena la tempesta. È facile leggervi le tempeste della vita, quelle vere che riguardano le tante tragedie dell'esistenza, non certo le nostre piccole agitazioni. Nel grido degli apostoli si sente l'eco del grido di popoli straziati dalla guerra e dall'ingiustizia, o di tanti uomini e donne la cui esistenza è travolta dalle onde avverse del male. È un grido che le comunità cristiane fanno proprio e lo trasformano in preghiera al Signore perché, come quella volta, si alzi, sgridi i venti e dica al mare "Taci! Calmati!". E gli uomini e le donna possano giungere all'altra riva, quella della pace.