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TESTO Testimoni del Risorto

don Michele Cerutti

II domenica dopo il martirio di S. Giovanni il Precursore (Anno A) (10/09/2023)

Vangelo: Gv 5,19-24 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 5,19-24

19Gesù riprese a parlare e disse loro: «In verità, in verità io vi dico: il Figlio da se stesso non può fare nulla, se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo stesso modo. 20Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, perché voi ne siate meravigliati. 21Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole. 22Il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha dato ogni giudizio al Figlio, 23perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato.

24In verità, in verità io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.

Se mi rivolgessi in un'assemblea eucaristica e chiedessi, ma perché ti trovi a celebrare la Messa?
Molti mi risponderebbero primo che assistono alla Messa senza sapere che tutti celebrano e che il prete solo presiede e tutti sono chiamati a partecipare in maniera fruttuosa, non come spettatori.
Quello che colpirebbe è che molti direbbero di rispettare un precetto che da sempre è stato inculcato.
Pochissimo risponderebbero che con la Messa domenicale si vuole partecipare alla Pasqua settimanale che ci rende gioiosi della Risurrezione in cielo di Cristo per cui tutti partecipiamo di questa gioia.
Il cristiano è chiamato a essere esultante nella gioia di un Cristo che, passato per la via della Passione e della morte, ci conduce a risorgere con Lui.
Cari amici, quello che viviamo ogni domenica non è un semplice precetto che rispettiamo a volte in maniera stretta perché se limitassimo alla dimensione dell'obbligo troveremmo mille occasioni per sfuggire e cercare alibi, ma rispondiamo all'amore di Dio che è culminato nel mistero pasquale.
Il nostro ritrovarci diventa espressione di quella gioia che i primi discepoli hanno respirato nelle prime comunità.
Se oggi le nostre assemblee sono spente e se assistiamo allo svuotamento è perché questa gioia non ha più la forza del contagio.
Noi siamo chiamati a essere testimoni del Risorto.
Paolo lo dice in questa lettura che siamo chiamati a essere espressione della Risurrezione perché poco servirebbe il nostro ritrovarsi in queste celebrazioni.
In queste domeniche successive al Martirio del Battista la liturgia ambrosiana sembra chiederci singolarmente: come è la tua testimonianza?
Siamo aiutati a confrontarci con la schiera di martiri che in ogni parte del mondo si dona fino all'effusione del sangue per essere testimoni del Risorto.
La Parola ci sprona sicuramente da un lato, ma dall'altro ci vengono in aiuto coloro che della loro testimonianza ne hanno fatto un dono.
Cresce ancora la persecuzione anticristiana in termini assoluti nel mondo, mantenendo l'accelerazione degli ultimi 10 anni, secondo i dati riassuntici del 2022.
Lo dice il Report annuale sulla persecuzione dei cristiani stilato dalla Ong Porte aperte/Open Doors monitorando cento Paesi del globo.
In sintesi: "sono oltre 360 milioni nel mondo i cristiani che sperimentano almeno un livello alto di persecuzione e discriminazione a causa della propria fede (1 cristiano ogni 7); la Corea del Nord torna al primo posto; la violenza anticristiana in Africa Sub-Sahariana raggiunge intensità senza precedenti".
Gli altri punti emersi dalla World Watch List 2023, che quest'anno compie trent'anni, riguardano: "la Nigeria ancora epicentro di massacri (salgono da 4.650 a 5.014), mentre il numero totale di cristiani uccisi per ragioni legate alla fede decresce leggermente attestandosi a 5.621; cresce il numero di Paesi che adottano il modello cinese di controllo centralizzato sulla libertà di religione, con l'uso massiccio di tecnologia, mentre la Cina (al sedicesimo posto della lista), sta forgiando un'alleanza internazionale per ridefinire i diritti umani; cresce il fenomeno della chiesa "profuga", sempre più cristiani in fuga dalla persecuzione; in America Latina, c'è meno libertà a causa di mal governo, criminalità e leader indigeni; infine, la Chiesa in Medio Oriente, sempre più ridotta nei numeri e sotto pressione".
Dati e statistiche che dovrebbero inquietarci per essere testimoni autentici della Risurrezione.

 

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