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TESTO Commento su Matteo 18,15-20

don Giampaolo Centofanti   Commento al Vangelo

Mercoledì della XIX settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (16/08/2023)

Vangelo: Mt 18,15-20 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Questo brano non si riferisce a questioni personali ma ecclesiali: per esempio al caso di eresia. Un prete non può insegnare che il pane consacrato non diviene il corpo di Cristo ma si tratta solo la benedizione di un simbolo. Detto questo un punto fondamentale che pure Gesù evidenzia nei vangeli è la tendenza a sostituire la parola, la vita, di Gesù nei vangeli con ciò che della fede si è compreso. Ciò può avvenire talora con una difesa delle proprie idee pervicace. Ogni cammino è graduale e non si può giudicare il cuore di nessuno ma la grazia tendenzialmente conduce la Chiesa nella storia, come Cristo stesso afferma, verso la verità tutta intera riportandoci sempre più profondamente al Gesù dei vangeli. Dunque il cammino è anche un graduale avvedersi di ciò è visuale terrena, tradizione terrena e ciò che davvero ha vissuto, operato, insegnato, Gesù. E Gesù ci avverte che sarà un percorso di tutta la vita del mondo, pieno di scoperte che pure erano lì sotto gli occhi. Solo la grazia infatti ci apre gli occhi e ci conduce a non dedurre conseguenze apparentemente logiche dalla predicazione di Gesù ma a cercare come lui ha vissuto, lui si è comportato. Su tali scie si può rilevare che la meditazione dei vangeli manifesta l'amore senza condizioni di Gesù ed invece una tendenza persino degli apostoli a metterla con Dio sul piano di una fantomatica dignità. Gesù l'amore, la fiducia in Dio, la grazia; persino i discepoli il salvarsi con le proprie forze, l'essere o meno degni del Cristo. Insomma i discepoli mostrano limiti che sono anche per esempio di vari notabili e potenti del tempo. La differenza rispetto a questi ultimi sta nella fondamentale fiducia in Gesù che permette loro di lasciarsi gradualmente portare oltre. Lo vediamo per esempio nel vangelo di Giovanni nel quale emerge un commovente sforzo di verità nel riportare non ciò che si voleva intendere di Gesù ma ciò che Gesù ha realmente detto e vissuto. Pensiamo alla lavanda dei piedi, che solo tale vangelo riporta. Ecco, in ogni cosa domandarsi cosa, come, Gesù ha detto, fatto in situazioni che possono aiutare un certo concreto discernimento invece di dedurre da astratte logiche personali. E anche in ciò Gesù si manifesta con profonda grazia nella comunità, nello stare fraterno dei cristiani, nel quale la grazia si moltiplica ad opera dell'accogliersi reciproco in Cristo. Questo pure è un punto talora poco sottolineato o sottovalutato, la potenza del pregare insieme.

 

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