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TESTO Commento su Luca 1,39-56

don Giampaolo Centofanti   Commento al Vangelo

Assunzione della Beata Vergine Maria (Messa del Giorno) (15/08/2023)

Vangelo: Lc 1,39-56 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 1,39-56

39In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. 40Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. 41Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo 42ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! 43A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? 44Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. 45E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

46Allora Maria disse:

«L’anima mia magnifica il Signore
47e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
48perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

49

Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;

50

di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.

51

Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

52

ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;

53

ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.

54

Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,

55

come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».

56Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

La fede di queste donne sconosciute e insignificanti per tanti potenti di quel tempo è meravigliosa, e persino il futuro Battista nel grembo della madre già riconosce Maria e Gesù. Ecco cosa cambia davvero il mondo: collaborare al piano d'amore infinito per tutti di Dio non operando cose da energumeni ma semplicemente cercando di accogliere la luce che Dio manda con delicatezza, a misura, gradualmente, per ciascuno. Ecco il canto del Magnificat tra tanti significati ha questo: lo sguardo profondo sulla storia.

Ma qui vorrei soffermarmi sulle parole di Elisabetta che sono parte della preghiera dell'Ave Maria. Insieme al Padre nostro una preghiera evangelica, biblica e per questo meravigliosa e fresca, sempre nuova, ancora oggi. Tante preghiere composte dagli uomini risentono del graduale cammino nella storia: pur belle manifestano però anche in varia misura rigidità e/o cupezze e/o pesantezze e via discorrendo. Non sono Ave Maria e Padre nostro le preghiere più belle? E qui osservo che talora si prega Dio e poi alla fine si aggiunge una preghiera a Maria. Io preferisco prima pregare Maria e poi con lei, portato da lei, in comunione con tutti i cuori aperti a Dio, pregare Dio. Anche qui osservo che questo mi pare il percorso biblico, evangelico. Ave Maria e Padre nostro si possono definire forse anche insieme le due preghiere fontali, paradigmatiche, certo appunto nella Parola e nell'eucarestia. Possiamo osservare che sulla croce è come se Gesù ci abbia fatto dire un'Ave Maria e dunque forse lui stesso la considera propedeutica al Padre nostro.

 

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